Cinema: Michael Moore attacca Salvini: “È un razzista e un bigotto”

Cinema: Michael Moore attacca Salvini: "È un razzista e un bigotto"

“Salvini è un razzista e un bigotto”. Non usa mezzi termini Michael Moore quando risponde durante l’incontro col pubblico alla Festa del Cinema di Roma a una domanda sulle politiche del ministro dell’Interno italiano, non solo sull’immigrazione. “L’Italia ha dei problemi con i migranti – dice il regista, che a Roma presenta oggi alle 19.30 il film ‘Fahrenheit 11/9’ – anche in considerazione della sua posizione nel Mediterraneo e mi dispiace che il mio Paese non possa darle una mano anche perché da noi c’è razzismo e abbiamo un presidente razzista. Io credo che in Italia ci siano tante persone che sarebbero in grado di capire la questione dell’immigrazione”.

Su Matteo Salvini l’opinione di Michael Moore è netta: “È un razzista – dice – è credo che gli italiani dovrebbero smetterla di essere carini e comprensivi con lui. È anche un bigotto – aggiunge – perché è contrario ai matrimonio gay. Dovrebbe invece cercare di capire che l’amore è amore, a prescindere dal sesso. Gli do un consiglio: non si sposi con un uomo ma lasci perdere i matrimoni gay”.

Cinema: Michael Moore attacca Salvini: "È un razzista e un bigotto"

“Quando i media sono in mano alle multinazionali, accade questo: i ricchi non hanno interesse che le persone prendano coscienza della realtà e danno loro solo intrattenimento – spiega ancora Michael Moore – solo cose stupide e così si istupidisce la nazione. Questo è il motivo per cui noi abbiamo Trump presidente e voi avete avuto Berlusconi e oggi avete Salvini”.

Parlando davanti a una sala Sinopoli gremitissima, il regista premio Oscar per ‘Bowling for Columbine’ confessa che vivere 5 giorni in Italia gli sono stati sufficienti per capire il motivo del successo e del consenso di Lega e Movimento 5 stelle. “Ho visto la tv italiana e ho capito perché malgrado i tanti errori – dice – Salvini e Di Maio sono così popolari. È successo come da noi: la tv offre alla gente solo intrattenimento puro. Trump è bravissimo in questo e le persone lo amano. In Italia – continua – Salvini e Di Maio sono visti come intrattenimento”.

Perché è accaduto tutto questo? Secondo il regista, Stati Uniti e Italia sono simili: è colpa della sinistra e delle cosiddette forze progressiste. “Hanno pensato che per vincere era meglio essere un po’ meno di sinistra – spiega Moore – e si sono spostate verso il centro perdendo la loro identità. Hanno pensato che per battere Berlusconi prima, e Salvini poi, fosse necessario non essere troppo di sinistra e hanno detto ai loro elettori: non sappiamo bene chi siamo, ma voi comunque votateci lo stesso”.

Per questo la sinistra perde, in Italia come in America: non ha più un’identità e confonde gli elettori. “Berlusconi e Salvini si mostrano come sono – dice ancora il regista – e se fanno dichiarazioni idiote ne rivendicano la paternità. Allo stesso modo George W. Bush rivendicava la sua ignoranza, era soddisfatto nel raccontare che a scuola andava malissimo”. Un mondo alla rovescia, conviene Moore, anche perché “mio padre – racconta – era un operaio ed era felice di votare Kennedy perché lo riteneva una persona più istruita di lui, più intelligente, più capace e si fidava”.

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