Due settimane dopo la tragedia di Corinaldo è tornato a parlare Sfera Ebbasta

Due settimane dopo la tragedia di Corinaldo è tornato a parlare Sfera Ebbasta

Torna a parlare Sferaebbasta, su Instagram, a quasi due settimane dalla tragedia di Corinaldo, quando sei persone, cinque dei quali minorenni, sono morte mentre aspettavano un’ospitata del trapper tentando di abbandonare in fretta e furia la pista della discoteca “Lanterna Azzurra”. Torna a parlare tentando di spiegare un silenzio che non avrebbe bisogno di spiegazioni, un silenzio che ha mantenuto nonostante gli attacchi ricevuti da più parti; da chi, ancor prima che la situazione venisse valutata dagli organi competenti, ha pensato di puntare immediatamente il dito contro di lui, la sua musica e le tematiche che affronta nei suoi testi.

“Non è facile trovare le parole giuste – scrive il ragazzo di Cinisello Balsamo – non esistono parole giuste per descrivere il dolore che questa tragedia ha creato. Tutto quello che è successo mi ha stravolto, sapere che tutte quelle persone erano lì per me, per divertirsi insieme a me, non mi dà pace. In questi giorni ne ho sentite di ogni, anche contro di me, ma non è mia intenzione esprimermi sulle cattiverie che ho dovuto ascoltare, purtroppo si commentano da sole. Tutto ciò che ho provato e che provo, tutto quello che sto facendo e che ho in mente di fare rimarrà privato. Porterò per sempre nel cuore e sulla mia pelle il ricordo di queste persone”.

Si, Sferaebbasta in seguito alla tragedia infatti ha deciso di tatuarsi sei stelle sulla tempia sinistra, in omaggio a chi è morto in attesa di incontrarlo. E continua “Ci tengo a ringraziare la mia famiglia, i miei amici e tutti i fan che mi sono stati vicini in questi giorni. Il 2018 è stato un anno pieno di emozioni per me e tutto questo non sarebbe stato possibile senza di voi, grazie davvero! Ci si vede ai concerti in giro per l’Italia, sono pronto per affrontare questo 2019 con ancora più grinta e passione di prima”. 

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