I due sospetti del ferimento di Manuel hanno ammesso di aver sparato per errore

I due sospetti del ferimento di Manuel hanno ammesso di aver sparato per errore

Hanno ammesso di aver sparato spiegando di aver colpito Manuel Bortuzzo per errore: la svolta nelle indagini sul ferimento del 19enne nuotatore veneto è arrivata con il fermo di due giovani di Acilia, di 24 anni e 25 anni, interrogati nel pomeriggio in questura, in compagnia dei loro difensori.

I due avrebbero sbagliato bersaglio a causa del buio quando nella notte tra sabato e domenica hanno aperto il fuoco all’Axa, probabilmente mentre erano a caccia di alcuni giovani con i quali erano stati coinvolti in una rissa avvenuta pochi minuti prima in un pub. Ad incastrarli sono stati una serie di dettagli fisici non sfuggiti ai testimoni di quella sera, tra cui il doppio taglio di capelli di uno dei due che poi era fuggito a San Basilio.

Le indagini aveva avuto un’accelerazione martedì con il rinvenimento della pistola calibro 38 usata per il tentato omicidio, in un prato vicino ad Acilia, su cui erano state trovate delle impronte. 

Gli investigatori, che hanno lavorato in silenzio e a testa bassa in questi giorni, hanno già incassato i ringraziamenti del ministro dell’Interno Matteo Salvini “per il consueto impegno e l’alta professionalità. Gli infami che hanno sparato – ha detto il leader della Lega – devono marcire in galera”.     

Intanto, i medici del San Camillo, dove è ricoverato Manuel, scioglieranno domani la prognosi. Il 19enne, che ha perso l’uso delle gambe per una grave lesione midollare, si è svegliato, mangia e beve da solo, e ha potuto parlare con i genitori. “Ha detto ‘mi sento mancare la parte sotto’ – ha raccontato il papà Franco ai giornalisti – e gli abbiamo spiegato che la parte sotto non dialoga con la parte di sopra. Le gambe non ci sono: gli abbiamo detto che non ha più possibilità motorie. Ma è forte, ce la farà. Certo, non si possono fare i miracoli – ha aggiunto il padre – ma ci sono scienze che studiano come venir fuori da queste situazioni. Non smettiamo di crederci, ce l’abbiamo qua, per me è importante questo”. 

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