L’ennesima serata nera del calcio italiano

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Doveva essere la partita di cartello per festeggiare l’arrivo del campionato per la prima volta nelle feste di Natale. Si è trasformata nell’ennesima pagina nera del calcio italiano. Con cori razzisti allo stadio, scene da guerriglia urbana, un morto sull’asfalto. La vittima è Daniele Belardinelli, 35enne originario di Varese, travolto da un Suv nero che nel fuggi fuggi di quei drammatici momenti lo ha investito ferendolo in modo irrimediabile.

I fatti sono avvenuti ieri sera tra le 19 e le 19.30, poco prima dell’inizio della partita Inter-Napoli, quando cento ultrà dell’Inter sono sbucati da alcune stradine aggredendo con spranghe e bastoni una colonna di pulmini di tifosi azzurri che stava raggiungendo San Siro. Nel terrore di quegli attimi il Suv ha deviato, ha preso la strada in contromano e ha investito Belardinelli. Trasportato in braccio da altri tifosi al vicino ospedale San Carlo, è poi morto dopo una lunghissima operazione per le gravi ferite riportate. All’agguato, ha spiegato il questore di Milano, Marcello Cadorna, oltre ai tifosi dell’Inter hanno partecipato anche ultras del Varese e del Nizza, arrivati di proposito a Milano per un’aggressione “gravissima e inaccettabile”, compiuta con “un’azione squadrista e ignobile, assolutamente non preventivabile”.

La polizia vuole la curva chiusa per sei partite

Le conseguenze saranno “durissime”: la polizia di Milano chiederà che la Curva Nord di San Siro sia chiusa fino al 31 marzo, per un totale di 5 partite di Serie A e una di Coppa Italia e i tifosi nerazzurri non vadano in trasferta fino alla fine del campionato a giugno. Nel frattempo, per rissa aggravata e lesioni, sono già stati arrestati 3 ultras e sono al vaglio 9 Daspo. Le indagini, ha assicurato il questore, ex arbitro di Serie A tra l’altro, “sono iniziate da subito” e proseguiranno per accertare tutte le responsabilità di chi ha partecipato ai fatti di ieri.

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MASSIMO CEBRELLI / DPPI
 

Ultrà dell’Inter

Non si sa se alla guida del Suv ci “fosse gente di Napoli, di Milano o di un’altra città”, ha premesso Cadorna, e non è addirittura escluso che l’automobilista non si sia accorto dell’investimento. La polizia sta analizzando video fatti da testimoni con i telefonini e altri se ne cercano anche con l’aiuto della polizia locale. Il bilancio della serata riporta anche 4 tifosi del Napoli feriti lievemente. Per la cronaca, la partita è finita con la vittoria nel recupero dell’Inter per uno a zero. Durante il match il Napoli aveva chiesto l’interruzione dell’incontro per tre volte per i cori razzisti contro il difensore di origine senegalese Koulibaly, poi espulso per doppia ammonizione. “Non si può morire per una partita di calcio. A inizio anno convocherò al Viminale i responsabili di tifoserie e società di serie A e B, affinché gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento e non di violenza”, ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Le decisioni del giudice sportivo

Due gare senza spettatori e una senza il settore dei tifosi più accesi, il secondo anello verde. Questa la sanzione stabilita dal giudice sportivo ai danni dell’Inter “per cori insultanti di matrice territoriale, reiterati per tutta la durata della gara, nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria”. Inoltre si punisce il “coro denigratorio di matrice razziale ai danni di Kalidou Koulibaly. Sono stati invece inflitti due turni di squalifica per Koulibaly e un altro giocatore del Napoli, l’attaccante Lorenzo Insigne.Il difensore partenopeo salta le prossime due gare di campionato perché era in diffida quando è stato ammonito “per comportamento scorretto” nei confronti del nerazzurro Politano e per “avere rivolto all’arbitro un ironico applauso”.

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