Perché è crollato il ponte di Capoterra a Cagliari

Perché è crollato il ponte di Capoterra a Cagliari

 Afp/Guardia di Finanza

 Capoterra, Cagliari

Ci sono immagini che in Sardegna, nelle ultime ore, hanno evocato lo spettro del 2008 quando, sempre a ottobre, una forte alluvione mise in ginocchio il sud dell’isola. Le più impressionanti raccontano il crollo di un ponte e il cedimento dell’asfalto sulla statale 195, uno dei collegamenti più importanti tra Cagliari e il Sulcis.

D’estate, la cosiddetta sulcitana, porta ad alcune delle spiagge più belle e conosciute della Sardegna meridionale. Da Pula a Teulada, fino ad arrivare a San Giovanni Suergiu. Ma quando piove tanto, come in questi giorni, diventa teatro di grandi attenzioni. Soprattutto in quei tratti che portano a Capoterra, Sarroch, Uta e altri piccoli centri. Non è un caso infatti che, ieri, prima che il ponte crollasse sotto il peso delle intemperie, quella strada fosse stata chiusa dall’Anas e interdetta al traffico.

Troppo pericolosa durante l’allerta massima dei meteorologi e della protezione civile. Una decisione che si è rivelata più che saggia viste le voragini che si sono aperte sul manto stradale e il crollo di un ponte sopra il rio Santa Lucia. Un crollo che ha letteralmente diviso la strada in due. “Le due opere – ha spiegato l’Anas – non hanno subito danni strutturali e abbiamo incaricato la ditta di manutenzione che interverrà sul posto domani, compatibilmente con la situazione meteorologica e per avviare gli interventi il prima possibile”. 

I soccorsi e i disagi

A Capoterra, uno dei paesi più colpiti dagli eventi tragici di dieci anni fa, la situazione è diventata critica durante le ore serali e notturne quando l’isolamento è diventato totale. Come scrive l’Unione Sarda, sono stati portati a termine diversi interventi di soccorso che hanno coinvolto anche una donna incinta e un autista di camion, bloccati e circondati dall’acqua. A Utasono state evacuate 7 persone, a Tertenia è crollato un muro di un impianto sportivo mentre a Castiadas il Sindaco ha chiuso i collegamenti con le borgate raccontando della mancanza di luce e rifornimento idrico. Risulta invece ancora dispersa una donna che, con grande probabilità, è stata travolta mentre cercava di mettersi in salvo nelle campagne di Assemini.

I ponti a rischio

Il sito d’informazione Casteddu Online, in questo video, ha posto l’attenzione su un altro piccolo ponte a rischio crollo dopo i danni subiti da uno dei piloni centrali. Si trova in zona Uta e sovrasta un affluente del Cixerri, un fiume a carattere torrentizio che scorre tra Iglesias e Cagliari. Non si tratta di grandi viadotti, per cui non sono inseriti nella lista dei ponti ritenuti a rischio dopo il crollo de Morandi a Genova ma si tratta, comunque, di vie che collegano alcuni piccoli centri abitati con le principali arterie stradali sarde. Bisognerà verificare se anche queste strutture sono state soggette a corrosione come ha raccontato qualche settimana fa, all’Agi, Settimo Martinello, direttore generale di 4 Emme, che gestisce i controlli e il monitoraggio di 50 mila ponti. Intanto la situazione resta critica e il conto dei danni è ancora tutto da fare.

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