Rogo rifiuti Roma: telecamere inattive da 5 giorni, ipotesi sabotaggio

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Dopo l’incendio che questa notte ha interessato il Tmb Salario, la procura di Roma indaga per disastro colposo. I magistrati sono in attesa delle informative delle forze dell’ordine che sono arrivate sul posto dopo aver ricevuto una segnalazione dai vigilantes presenti nella struttura. Non è esclusa anche l’ipotesi del reato di danneggiamento seguito da incendio, così come non è esclusa l’ipotesi di sabotaggio. Ora il sito verrà parzialmente sequestrato. La struttura è comunque del tutto inagibile. Gli inquirenti hanno dato mandato ai Vigili del Fuoco di analizzare sia la parte umida dei rifiuti sia il Cdr per verificare come venivano trattati.

Le telecamere di sorveglianza del Tmb Salario, usate anche sulla vasca di ricezione dei rifiuti indifferenziati andata a fuoco nella notte, non erano in funzione dal sette dicembre scorso. Questo uno dei risultati del sopralluogo svolto nella struttura questa mattina dai pm della Procura di Roma: il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e i sostituti Luigia Spinelli e Carlo Villani. Il rogo, a quanto si apprende, sarebbe divampato per ragioni ancora da accertare in un’area del Tmb alla quale non si può accedere dall’esterno. 

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