Spacciatori restano chiusi in casa, chiamano i pompieri, ma arrivano i carabinieri

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Due pusher bresciani sono rimasti chiusi nell’appartamento in cui si trovavano, impossibilitati a uscire, e la cliente – che non riusciva ad entrarvi – ha pensato bene di avvisare i vigili del fuoco, ignara che questi a loro volta come da prassi negli interventi di soccorso avrebbero chiamato i carabinieri.

E così è finita male per tutti: uno dei pusher è stato arrestato, l’altro denunciato, come pure la donna. È successo a Piancogno (Brescia) ieri sera. Dopo l’effrazione di una finestra da parte dei pompieri per poter così entrare, i militari identificano tra i tre un 34enne già noto alle forze dell’ordine e da qualche mese residente in Svizzera.

In strada c’è parcheggiata una Mercedes con targa svizzera in uso all’uomo dove tra i sedili spunta un involucro contenente 100 grammi di marijuana. Nella borsetta della donna, invece, vengono trovati poco meno di tremila euro in contanti, denaro che secondo i carabinieri sarebbe servito ad acquistare la droga.

Il 34enne, terminati gli accertamenti, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Brescia. Il giudice ha rinviato l’udienza in attesa delle analisi di laboratorio sullo stupefacente sequestrato.

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