“Il cross di Mitoma era buono”, nasce il tormentone mondiale

AGI – È diventato subito ‘trend topic’ mondiale sui social il caso Var del secondo gol del Giappone contro la Spagna: tra chi applaude e chi contesta la decisione di convalidare la rete di Ao Tanaka nata da un cross con il pallone che sembra aver varcato la linea di fondo, si è scatenato un acceso dibattito.

In assenza di un’immagine chiara dall’alto, decine di utenti si sono cimentati nel filmare in casa l’immagine di un pallone sulla soglia di una porta o su una riga tracciata con lo scotch mostrando quanto possano essere fuorvianti le foto scattate da una prospettiva che non sia perpendicolare.

Dal Brasile c’è chi non ha dimenticato l’umiliazione della semifinale persa in casa per 7-1 nel 2014 e ha irriso alla germania per quel “millimetro che ha fatto la gioia di milioni di brasiliani”. 

Così nel giro di poche ore ‘il cross di Karou Mitoma era buono’ è diventato una sorta di tormentone planetario, anche per le implicazioni di una rete che ha spedito il Giappone agli ottavi e ha eliminato la Germania ai gironi per il secondo mondiale di fila. Del resto ci sono voluti quasi tre minuti alla sala Var per convalidarla.

Una sorta di “gol di Turone”, per restare all’italianissma polemica sulla rete annullata alla Roma contro la Juventus nel 1981, ma che ha precedenti illustri anche ai mondiali. I tifosi inglesi ancora si lamentano per il gol fantasma non assegnato di Frank Lampard contro la Germania ai mondiali in Sudafrica del 2010.

E la stessa Germania, nel 1966, gridò al furto per la rete del 3-2 di Sir Geoff Hurst nella finale dei mondiali a Wembley vinta dall’Inghilterra, sostenendo che la palla non avesse varcato la linea. All’epoca non c’era nemmeno la Goal line technology che ha notevolmente ridotto questo tipo di errori senza cancellarli del tutto, come dimostra ‘il cross di Mitoma’. 

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