L’audio che proverebbe come “venne truccata” la classifica degli arbitri di B 

AGI – “Non ti ricordi che avevamo deciso già tutto..”. Così Emidio Morganti, all’epoca designatore degli arbitri della serie B, si rivolge all’osservatore arbitrale Riccardo Di Fiore parlando della valutazione da dare all’arbitro Eugenio Abbattista relativa alla partita Spezia – Chievo dei playoff dell’11 agosto 2020. L’audio, ascoltato dall’AGI, è agli atti della denuncia presentata alla Procura di Roma dai due arbitri Daniele Minelli e Niccolò Baroni secondo i quali la graduatoria dei ‘giudici del calcio’ della serie B 2019/2020 sarebbe stata truccata per favorire Abbattista a loro danno. I due vennero infatti estromessi perché finirono in fondo alla classifica anche in seguito all’exploit di Abbattista che prese 8,70 nel match tra liguri e veneti. 

“Con 8 e 60 cambia la musica…”

 La telefonata è successiva alla rivelazione di Di Fiore che,  nel gennaio scorso, aveva contattato i due ‘bocciati’ spiegandogli che in realtà aveva messo a referto 8 e 60 per Abbattista ma poi  a sua insaputa sul documento da lui inviato all’AIA il giudizio era ‘salito’ di dieci centesimi.  

“Col voto dell’organo tecnico, 8 e 60 piuttosto che 8 e 70 cambia la musica”, considera Di Fiore. Ribatte Morganti: “Ma perché tu non ti ricordi lì quello che avevamo deciso di fare in quel momento. Ma non cambia nulla”. “No ma io non mi ricordo…”, abbozza Di Fiore. Chiude Morganti: “Stai a guardare quando domani finiscono di tirarsi gli stracci in faccia è finita tutta”.         

Le 4 partite senza voto sul ‘registro’ degli arbitri

Come se, dopo avere deciso su bocciature e promozioni, sul registro scolastico i docenti non avessero messo ancora il voto di un compito in classe fatto un anno prima. Lo ‘studente’ in questione è l’arbitro 39enne varesino Daniele Minelli, il ‘registro’ è la piattaforma ‘Sinfonia’ sulla quale gli osservatori arbitrali esprimono i voti decisivi per la carriere dei giudici del calcio. Nel documento gli atti dell’inchiesta romana ci sono 4 partite dirette da Minelli in relazione alle quali ancora non è apparso il voto.

Sono Chievo Verona – Trapani (1° luglio 2020), Perugia – Cremonese (17 luglio 2020), Spezia – Entella (6 agosto 2020) e Livorno – Empoli (6 agosto 2020).  Eppure i ‘giochi’ della graduatoria sono stati ampiamente fatti, con  i due tesserati dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) che facevano parte dell’organico della Serie B ma il 31 agosto 2020 sono stati ‘dismessi’ dal Comitato nazionale dell’Aia ‘per adeguate motivazioni tecniche’.

La chat in cui si ‘fa’ la classifica 

Nella denuncia i due  portano prove di una presunta manipolazione del voto tra cui una chat Whatsapp tra i componenti della Commissione arbitri di Serie B che comprende l’osservatore Riccardo Di Fiore.

Minelli e Baroni vengono ‘cacciati’ dalla serie B a vantaggio di Abbattista che nell’ultima partita da lui arbitrata, Spezia-Chievo viene valutato col massimo dei voti: 8 e 70. Un ‘colpo di coda’ che gli consente di diventare il terzo miglior arbitro della Serie B nel 2019/2020 consentendogli di ‘superare’ il regolamento federale che prevede l limite delle otto stagioni consecutive salvo un “rendimento eccellente”. 

Alla denuncia presentata in procura dall’avvocato Gianluca Ciotti per conto dei due arbitri sono allegati gli screenshot della chat “Commissione Can B” a cui partecipano, tra gli altri lo stesso Di Fiore ed Emidio Morganti, il responsabile dell’organo tecnico chiamato a dare i giudizi.  

Siamo a campionato finito, 21 agosto 2020, è il momento di tirare le fila. Ci mancano ancora tutti i voti dei playoff, nomi e schede di promossi e dismessi”, scrive Davide Garbini, che ha il file della graduatoria aperto. Morganti inizialmente dà un’indicazione: “8.60 a tutti”. Poi qualche messaggio dopo suggerisce a Garbini: “Prova Abbattista 8.70” e, all’esito della nuova classifica, posta un emoticon sorridente. C’è poi una terza persona, non identificata, che scrive: “secondo me occorre mettere 8.70 a Sacchi, a Fourneau e Abbattista…”. Garbini gliela rimanda, con questa considerazione: “viene così coi tre 8.70”.

Nel gennaio scorso i due arbitri, che nel frattempo avevano presentato un ricorso respinto per essere riammessi, vengono contattati da Di Fiore.

L’osservatore  li informa che lui ad Abbattista aveva dato 8,60, non 8,70.  E la prova, inviata ai due ‘bocciati’ increduli, è il rapporto firmato da Di Fiore e inviato all’Aia il giorno dopo Spezia- Chievo con quei 10 centesimi in meno he avrebbero cambiato tutto.

Un quadro che sembrerebbe confermare quanto denunciato dall’ex arbitro Claudio Gavillucci nel libro ‘L’uomo nero’, a cui per questo l’Aia ha chiesto il ritiro della tessera. Per riaverla pende un suo ricorso davanti al collegio di garanzia del Coni.  
 

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