Marozsan, l’ungherese giustiziere di Alcaraz a Roma

AGI – “Ok, cominciamo dall’inizio. Mi chiamo Fabian Marozsan. Ho preso la racchetta in mano all’età di cinque anni. Ho imparato tutto da mio padre. È stato il mio primo allenatore. Ho appena iniziato a frequentare alcuni tornei, a giocare, a vincere qualcosa. Quando fai quello che devi fare, vinci le partite ai tornei, continui ad andare avanti e a cercare di fare sempre meglio”. L’ungherese, n.135 del mondo, giustiziere al terzo turno degli Internazionali BNL di tennis di Roma di Carlos Alcaraz si presenta così nella sua prima conferenza stampa importante della carriera.

Sa che per tutti è un assoluto carneade e ci sta. Spiega chi è, racconta in breve la sua storia e ripercorre il suo cammino nel primo torneo Atp a cui partecipa che lo ha immediatamente fatto balzare agli onori della cronaca per aver eliminato il n.1 del mondo.

Gioco soprattutto tornei Challenger e forse ora sto per entrare nella alla top 100 – continua Marozsan – questo è il mio primo torneo Atp Masters. Sono davvero molto soddisfatto di questo torneo. Voglio dire, l’obiettivo per me era vincere un match nelle qualificazioni – aggiunge – e ora ho vinto cinque partite… per la prima volta ho battuto un giocatore top 100 al primo turno. Nel secondo ho battuto Lehecka. Lui era testa di serie. È una cosa davvero buona per me. Oggi ho appena vinto contro il n. 1, Alcaraz. Insomma, non è facile dire qualcosa”.

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© Tiziana Fabi – Afp

Fabian Marozsan, Carlos Alcaraz

La strategia vincente

Oggi contro lo spagnolo l’arma vincente è stata la palla corta, il dropshot, eseguito quasi sempre in maniera impeccabile. È stata una scelta tattica o è il suo modo di giocare? “Sì, gioco sempre allo stesso modo, ogni volta – risponde – se gioco nel torneo Challenger, gioco sempre allo stesso modo, faccio lo stesso gioco. Utilizzo molto i dropshot contro tutti gli avversari, non solo oggi e non solo perché Alcaraz sta dietro la linea di fondo. Insomma – conclude – oggi tutto è stato perfetto per me. Io non voglio dire altro perche’ ho solo giocato la mia partita”. 

Poi aggiunge, parlando del match: “Sono davvero felice di questa partita. L’ho battuto in due set. Ho giocato una delle mie migliori partite finora. Il primo set è stato forse più facile con un break – aggiunge – nel secondo ero un po’ instabile. Ho perso alcuni punti ma sono rimasto concentrato e ho cercato di rimontare il tie-break. Era 1-4: ho vinto un ottimo punto. Poi non so non so cosa sia successo nel punto successivo. Ho solo cercato di colpire le palle e metterle in campo. Sì, forse anche lui era un po’ agitato. Io ero concentrato. Ho cercato di fare qualcosa di speciale, forse. Sì, è successo e basta. Non è facile dire qualcosa di più. Sono solo molto, molto felice di questo”.

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