C’è un allarme autolesionismo tra i giovani in Italia, spiegano al Bambin Gesù

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 Agf

 Ospedale pediatrico Bambino Gesù

Il suicidio, nel mondo, è la seconda causa di morte tra giovani e giovanissimi. In Italia circa 200 decessi all’anno riguardano ragazzi sotto i 24 anni. Secondo i dati Istat, la tendenza al suicidio è in calo, ma cresce il fenomeno dell’autolesionismo tra gli adolescenti. In occasione della Giornata mondiale di prevenzione del suicidio, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha promosso un convegno scientifico ‘Bambini, adolescenti e suicidio: una nuova emergenza’, dove è stato presentato in anteprima il documentario ‘Tagli’, di Discovery Italia, che racconta storie vere di autolesionismo giovanile.

“La malattia mentale – spiega la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc – è forse la condizione di maggiore fragilità che incontriamo nel nostro ospedale. I ragazzi con disturbi mentali vivono una situazione di estrema sofferenza, la loro difficoltà diventa quella della famiglia, che entra in crisi. I genitori si sentono responsabili e tendono a nascondere la realtà che stanno vivendo, schiacciati dallo stigma sociale. I tentativi di suicidio, gli atti di autolesionismo, più in generale i disturbi mentali tra giovani e giovanissimi sono – sottolinea Enoc – temi delicati che invece vanno portati alla luce. Bisogna parlarne, con coraggio, per creare consapevolezza, come è stato fatto nel documentario ‘Tagli’. Lancio un appello affinché tutti, strutture sanitarie, istituzioni, famiglie, si impegnino per dare risposte a questo problema. Dobbiamo tutti fare di più”.

Al Bambino Gesù, le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario sono aumentate di 20 volte in 8 anni. Sui 4.000 suicidi l’anno registrati nel nostro paese, riferisce l’istituto di statistica, oltre il 5% è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni. Gli ultimi dati disponibili indicano che in Italia il trend dei suicidi è in calo: dal 1995 al 2017 il numero dei decessi, in tutte le fasce d’età, si è ridotto del 14%.

A fronte di questa diminuzione, crescono i casi di autolesionismo e di comportamento suicidario tra gli adolescenti. Uno studio internazionale pubblicato su Journal of Child Psychology and Psychiatry, rileva che in Europa oltre un quarto degli adolescenti (27,6%, età media 14 anni) mette in atto comportamenti autolesivi occasionali o ripetuti nel tempo. In Italia il fenomeno riguarda circa il 20% dei ragazzi.

Al Bambino Gesù le richieste urgenti in pronto soccorso per ideazione e comportamento suicidario sono aumentate: si è passati dai 12 casi del 2011 ai 237 del 2018. Tra questi anche bambini di 10-11 anni per autolesionismo e tentato suicidio. Lo scorso anno, sempre in Pronto Soccorso, sono state effettuate quasi 1.000 consulenze neuropsichiatriche con un aumento del 24% rispetto al 2017.

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