“Un colpo giusto ci vuole”. La bufera sull’ex candidato sindaco di Catania del M5s  

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Il consigliere comunale di Catania del Movimento 5 stelle, Giovanni Grasso, potrebbe essere espulso dal gruppo consiliare, denunciato ai probiviri e alla Procura di Catania a causa di una telefonata in cui parla con il vicesindaco, Roberto Bonaccorsi, di come mettere a tacere la capogruppo M5s Lidia Adorno, entrata in contrasto con lo stesso Bonaccorsi.

Grasso e il vicesindaco nella loro conversazione – finita casualmente in una chat – ricordano la seduta del consiglio comunale dello scorso 20 maggio, in cui Bonaccorsi aveva affermato di essere pronto a querelare la Adorno.

Una linea che Grasso mostra di approvare. Bonaccorsi, riferendosi alla capogruppo M5s, dice a Grasso “l’antappano al muro” (la sbattono al muro) e, successivamente, Grasso pronostica: “Questa (la Adorno, ndr) non la finirà”, aggiungendo “a questa o ci date aiuto o non la finisce perché non lo capisce”. Ed è a questo punto che il vicesindaco Bonaccorsi dice “ci vuole il colpo giusto”. Grasso acconsente: “Il colpo giusto ci vuole, è così”.

La Adorno ha recentemente intrapreso un’attività ispettiva, presentando un’interrogazione, sull’appalto per la pulizia e manutenzione dei bagni comunali: secondo quanto sostenuto dall’esponente M5s, un costo di 930.000 euro l’anno per le casse comunali, a fronte di soli nove wc.

Grasso era stato il candidato sindaco M5s alle scorse amministrative a Catania, designato dal Movimento per appena un voto nella consultazione interna ai 5 stelle. Non è stato eletto sindaco, ma la sua candidatura lo ha portato a Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio di Catania, come consigliere assieme ad altri cinque rappresentanti di M5s.

Secondo quanto apprende l’AGI, Grasso è avviato all’espulsione e il Movimento 5 stelle di Catania entro fine settimana convocherà sul suo caso una conferenza stampa a Palazzo degli Elefanti con tutti i consiglieri comunali e i parlamentari catanesi.

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