Dall’Uefa alla Formula 1, quando i veleni si prendono la scena  

AGi – L’epilogo del mondiale di Formula 1 e i sorteggi per gli ottavi di finale di Champions: due degli avvenimenti sportivi più attesi di questo finale di 2021 sono stati oscurati dalle polemiche per errori che potrebbero aver indirizzato in modo decisivo il risultato sportivo.

A 24 ore di distanza, la Mercedes e Lewis Hamilton si sono trovati a recriminare per una direzione di gara che a loro dire ha regalato a Max Verstappen il trionfo iridato sul filo del traguardo di Abu Dhabi e il Real Madrid può lamentarsi di essersi visto cancellare un abbinamento benevolo con il Benfica e affibbiare la corazzata Psg agli ottavi.

L’ira della Mercedes si è riversata soprattutto sul direttore di gara australiano, Michael Masi: non tanto per la decisione di introdurre la Safety Car quando a cinque giri dalla fine la Williams di Latifi è finita contro un muro, quanto per la successiva gestione. Il caos si è scatenato per la ripartenza: a separare Hamilton e Verstappen, che nel frattempo aveva montato gomme morbide, c’erano cinque doppiati.

Il regolamento prevede che i piloti non a pieni giri possano ‘sdoppiarsi’, cioè essere sorpassati, aggiungendo che, in questo caso, la ripartenza debba essere prevista nel giro seguente: dunque, dando l’ok ai doppiati, la gara sarebbe dovuta finire con la Safety Car e il pilota inglese avrebbe vinto. Masi, invece, prima ha vietato ai doppiati di sdoppiarsi ma poi, su pressione del muretto Red Bull, ha dato l’ok stabilendo che si ripartisse al termine di quello stesso giro.

Un’interpretazione delle regole molto elastica che ha fatto infuriare Toto Wolff e la Mercedes, che dopo il reclamo respinto ora minacciano di riaprire la stagione in un’aula di tribunale. 

Un epilogo giudiziario è stato adombrato anche dai dirigenti del Real Madrid, esasperati dalla ripetizione del sorteggio Champions. In questo caso l’errore è attribuibile all’Uefa la quale ha subito scaricato la responsabilità sul software di un fornitore esterno utilizzato per i sorteggi.

Il fuori programma è avvenuto quando dall’urna Giorgio Marchetti, vice segretario generale della Uefa, ha pescato la pallina del Villarreal. Tra le possibili rivali, gli spagnoli avrebbero potuto trovare solo le teste serie ma inspiegabilmente c’è anche quella del Manchester United che i Sottomarini Gialli avevano già affrontato nel girone.

E proprio lo United viene estratto da un incredulo Andrei Arshavin. Si ripete l’abbinamento e stavolta esce l’altro club di Manchester, ovvero il City. 

La pallina del Manchester United innesca tuttavia una concatenazione di errori tale da falsare l’intera procedura. L’Atletico Madrid, che aveva trovato il Bayern Monaco, ha fatto ricorso perché nell’urna delle possibili avversarie c’era il Liverpool, che non poteva trovare in quanto era nel suo girone, ma non lo United.

Di qui la ripetizione del sorteggio alle 15 che ha scontentato in primo luogo il Real Madrid, abbinato stavolta al Psg: i dirigenti dei ‘blancos’ hanno espresso stupore e indignazione facendo notare che si poteva mantenere l’accoppiamento Benfica-Real in quanto avvenuto prima del caos iniziato con il successivo sorteggio del Villarreal con il Manchester United.

All’Uefa, riferisce Marca, è stato fatto notare che così si commetteva un errore altrettanto plateale del primo. I media spagnoli hanno anche ricordato che i rapporti tra il Real Madrid e l’Uefa sono gelidi dopo il progetto abortito di far vita alla Super Lega che ha portato a scambi di accuse tra il numero uno della federazione europea, Aleksander Ceferín, e Florentino Perez.

Ce n’è abbastanza per spargere nuovi veleni, destinati a rendere infuocata la supersfida agli ottavi con i parigini, decisamente in migliore sintonia con l’Uefa.

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