La carica dei 33 mila di Palermo per spingere l’Italia di Mancini

AGI – La carica dei 33 mila allo stadio Barbera di Palermo per accogliere e spingere la Nazionale di Roberto Mancini, nella sfida con la Macedonia del Nord. La prima volta di uno stadio al 100% dopo l’emergenza Covid.

Del resto la posta in palio è alta: alle 20.45 l’Italia torna in campo per giocarsi l’ultima occasione di conquistare il pass per la Coppa del Mondo Fifa Qatar 2022 attraverso i play off: prima la semifinale contro la Macedonia del Nord, in caso di successo, la finale contro la vincente di Portogallo-Turchia (in qualsiasi caso in trasferta, a Oporto o Konya).

“Il fatto che domani sera si torni al 100% allo stadio sarà una cosa positiva in più, rispetto agli ultimi due anni, la città ha risposto bene”, ha detto il Ct, aggiungendo: “Palermo ha sempre supportato l’Italia. Lo stadio esaurito ci dimostra che la città ci è vicina e non ci saranno problemi. Il pubblico si farà sentire. Il supporto alla squadra c’ sempre stato, ci sara’ anche domani… speriamo di essere felici e contenti”.

Sul clima caldissimo in Sicilia insiste il capitano Giorgio Chiellini, che assicura di stare bene e di avere recuperato “Abbiamo due partite importanti. Le affronteremo una alla volta. Domani ci sarà un bellissimo ambiente a Palermo, stiamo bene, l’abbiamo preparata bene. Ci vuole umiltà, non sarà una partita semplice, dobbiamo giocare a calcio con la giusta serenità e convinzione. Sono serenissimo e se giochiamo come sappiamo, il risultato lo raggiungeremo”.

Mancini prova a trasmettere serenità: “I ragazzi si conoscono bene e sanno cosa devono fare. Ci possono essere momenti di delusione o entusiasmanti, magari si potesse solo vincere… Basta essere concentrati su quello che dobbiamo fare, la squadra sa giocare bene a calcio, il nostro obiettivo ora è pensare a quello che dobbiamo fare in campo”. Di certo, avverte il Ct, “si parte tutti uguali, non c’è nessuna squadra favorita. In 90 minuti può capitare qualunque cosa. Le partite vanno giocate tutte, anche quelle che sembrano piu’ scontate… La Macedonia del Nord si difende bene e ha qualita’ tecniche importanti. Dobbiamo fare la nostra partita”.

La Nazionale per Mancini “non è cambiata. Ha sempre cercato di fare il suo gioco, ha la giusta mentalità, ha voglia vincere e fare gioco: da questo punto di vista non è cambiata”. Sono 15 le gare della Nazionale a Palermo: il bilancio positivo è di 13 vittorie (serie aperta di 6 consecutive), un pari e un ko. In totale 35 gol fatti e 8 subiti. A Palermo è legato l’esordio di sette campioni del mondo: Cannavaro nel ’97 contro l’Irlanda del Nord, Gattuso nel 2000 contro la Svezia, De Rossi (con gol), Gilardino, Barone e il Ct Lippi nel 2004 contro la Norvegia.

In quella gara, tra l’altro, la rete di Carew (dopo 41”) è passata alla storia come il secondo gol più rapido subi’to dalla Nazionale: solo la rete di Lacombe ai Mondiali Argentina 1978 in Italia-Francia 2-1 dopo 38” è stata più veloce.

Nel 2015, Buffon ha festeggiato qui le 150 gare in Azzurro. L’ultima uscita risale al novembre 2019, l’ultima gara degli Azzurri prima dello stop per la pandemia: successo per 9-1 con l’Armenia (esordio per Orsolini e Meret). Tre le reti di De Rossi, Immobile e Vieri a Palermo, due quelle di Mancini, segnate nell’arco di 1′ contro Malta (58′ e 59′) nel ’93, oltre a Chiellini, Baggio e Zaniolo. Palermo c’e’ sempre stata e domani ci sara’ ancora.  

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