La polizia salva madre e figlio intrappolati in auto in Sardegna

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“Siete degli angeli”. In lacrime una donna di Samugheo (Oristano) ha ringraziato così due agenti della Squadra volante di Cagliari, intervenuti stamattina alla periferia della città per salvare lei e suo figlio intrappolati dall’acqua alta nella loro auto mentre correvano all’ospedale Oncologico per una terapia programmata. Il giovane ha subito un trapianto 90 giorni fa e doveva sottoporsi a una trasfusione di piastrine.

Attorno alle 8, la bretella fra la statale 130 e la 554, scelta da madre e figlio per entrare a Cagliari sulla loro Lancia Y era sotto l’acqua: pioveva da ore, incessantemente, a causa della perturbazione che si è abbattuta su tutto il Sud Sardegna, devastando centri urbani e campagne e causando la morte di una donna. L’auto proveniente da Samugheo è stata costretta a fermarsi, l’acqua arrivava allo sportello e per madre e figlio non c’era modo di uscire per mettersi in salvo.

La donna, disperata, ha chiamato il 113, che da ieri fino a questo pomeriggio, ha gestito circa 1.500 chiamate per l’emergenza alluvione, con 50 pattuglie sparse nel territorio e 200 uomini. Una volante è arrivata poco dopo in soccorso: i due agenti si sono caricati in spalla i due occupanti e li hanno tratti in salvo, per poi accompagnarli all’ospedale, dove il ragazzo ha potuto sottoporsi alla terapia prevista. “Non volevo disturbarvi, so che avete avuto tanto da fare”, si è quasi giustificata la madre, manifestando, commossa, la sua gratitudine alla polizia. 

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