Carabiniere ucciso a Roma. Otto coltellate per 100 euro

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Alessandro Serranò / Agf

Il luogo in cui è stato ucciso il carabiniere Mario Rega Cerciello  

Ucciso con 8 coltellate, una di queste al cuore, per un borsello e 100 euro. Così è morto intorno alle 3 di notte a Roma, il vice brigadiere Mario Cerciello Rega, 35 anni, durante un intervento in via Pietro Cossa, nei pressi di piazza Cavour, nel centralissimo quartiere Prati. Il giovane brigadiere, nato a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, era sposato da appena 43 giorni.

Ad aggredirlo ed ucciderlo, secondo una prima descrizione, sarebbero stati in due: cittadini magrebini, alti circa 1 metro e 80, magri. Uno indossava una felpa nera, l’altro una felpa viola e con i capelli mesciati. Almeno 4 persone si trovano nella caserma dei carabinieri del Nucleo Investigativo per essere ascoltati. Non sono al momento in stato di fermo. Non è escluso che nelle prossime ore possano essere ascoltate anche altre persone.  

La dinamica dell’incidente viene spiegata direttamente dall’Arma dei carabinieri in un post sulla pagina ufficiale di Facebook: “Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri: il vice brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. È morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i 2 autori di un furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. In gergo si chiama ‘cavallo di ritorno'”. 

“Non ci sono parole, era un animo nobile. Generoso. Diversi anni fa sono stata accompagnata al Bambin Gesù da Mario che è rimasto con me tutta la notte. Non si può morire cosi’… Rischiano tanto ogni giorno, lui aveva la bontà d’animo anche negli occhi” ha raccontato Elisabetta, mamma di una bambina che il vicebrigadiere accompagnò all’ospedale Bambino Gesù. Gesto per il quale aveva preso un encomio.

I carabinieri, che su Twitter parlano di “giorno di lutto”, esprimono così il loro dolore: “Ma quei numeri non sono freddi, sono il conto di un’esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l’infinito. Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila carabinieri. Il più vivo cordoglio ai suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio”. 

Immediata la presa di posizione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa”. E poi sui social ha aggiunto: “Mario, un carabiniere, un eroe, un ragazzo con tutta la vita davanti, era sposato da appena 40 giorni… Quanta tristezza, quanta rabbia. Una preghiera, un abbraccio ai suoi cari e all’intera Arma dei carabinieri, il mio impegno a prendere questi infami, per fargliela pagare cara”.

La ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, parla di ‘tolleranza zero’ su Twitter: “Carabiniere accoltellato a morte a Roma durante lo svolgimento del servizio. Mi stringo in un forte abbraccio alla moglie e alla mamma del vice brigadiere Mario Cerciello Rega e all’Arma dei Carabinieri e chiedo tolleranza zero per i delinquenti autori del vile atto”.

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