Il fattore meteo sulle elezioni del 25 settembre

AGI – Uno spauracchio aleggia sulle elezioni di domenica, quando gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo parlamento.

Spauracchio, stavolta, non ideologico ma meteorologico: un’ondata di forte maltempo, con rovesci intensi e anche grandinate, è attesa sull’Italia proprio a partire dalla notte di sabato e poi per tutta domenica, presentando anche rischi idrogeologici, di cui si è già avuto un primo, drammatico assaggio con l’alluvione nelle Marche di pochi giorni fa.

Le previsioni meteo, che con il cambiamento climatico sono diventate negli ultimi anni molto più ondivaghe (non è raro il caso di due fonti diverse che, per lo stesso luogo, prevedono una temporale e l’altra il sole), stavolta sono univoche: domenica pioverà, e anche tanto.

La perturbazione approfitterà dell’allontanamento dell’anticiclone delle Azzorre, spiegano i meteorologi, che lascerà scoperto il nostro Paese e permetterà così al flusso perturbato atlantico di agire indisturbato.

Un paradosso per un voto mai così vicino all’estate, conclusa a livello astronomico appena quattro giorni prima, dopo una campagna elettorale letteralmente balneare.

Da sabato e per almeno 4 giorni, spiega il portale IlMeteo.it, il tempo potrebbe riservare bruttissime sorprese. Durante i primi giorni del maltempo ci sarà un intenso flusso perturbato da sud-ovest che risulterà associato a un elevato contenuto di vapore acqueo: in questo contesto saranno possibili fenomeni abbondanti e localmente persistenti.

Domenica a preoccupare è soprattutto il Centrosud: previsto maltempo estremo sulla fascia tirrenica, dove è attesa in quattro giorni, tra Lazio e Campania, una quantità di pioggia eccezionale, 400-500 mm, quella che di solito scende in 6 mesi.

Un vero e proprio diluvio, su terreni resi ben poco permeabili da mesi di siccità record, che quindi si abbatterà, se le previsioni sono esatte, anche su Roma e su Napoli. Previsti temporali anche in Sicilia, mentre sarà variabile, tra piogge e schiarite, sul resto del Meridione.

Al Nord il voto potrebbe essere invece più agevole: schiarite su Lombardia e Piemonte, mentre in Friuli Venezia Giulia il maltempo rimarrà incombente e potrebbe sfociare in violenti scrosci.  

Tutto potrebbe iniziare già tra il pomeriggio e la serata di sabato, quando una fase di forte maltempo colpirà l’Emilia Romagna, e poi la Toscana, l’Umbria e, nella tarda serata di sabato pure il Triveneto e il Lazio.

Previsioni confermate anche dal servizio meteo dell’Aeronautica Militare: domenica mattina, recandosi ai seggi, gli italiani dovranno dotarsi di ombrello, come detto, in Friuli, ma anche in Liguria e parte della Lombardia, oltre che in tutto il Centro Italia, con nubifragi a Roma, in Toscana e anche, localmente, in Sardegna. Non si escludono grandinate anche violente.

Chi sceglierà di votare il pomeriggio sarà più fortunato al Nord, dove sono attese schiarite, ad esempio, a Milano e Torino, mentre al Centro continuerà a piovere e inizierà a peggiorare al Sud.

La sera dovrebbe migliorare un po’ ovunque, eccetto la Puglia dove, sull’area garganica, si sposterà la massa temporalesca.

Mai come questa volta gli italiani dovranno decidere quando andare alle urne anche in base al meteo, insomma. Fortunatamente il voto è dalle 7 alle 23, ma in alcune zone, secondo le previsioni, non ci sarà scelta, saranno elezioni “bagnate”.

Di certo, se qualcuno spera nell’astensionismo, non potrà puntare sul proverbiale invito ad “andare al mare”, creato da Craxi contro il referendum sulla preferenza unica nel 1991.

La speranza è che il maltempo, invece, non distolga molti dal recarsi al seggio, specie se, come si teme, in alcuni zone la pioggia potrebbe avere impatti seri sul territorio. 

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