Ucciso per 25 euro, un 16enne ha confessato l’omicidio del clochard di Palermo

Ucciso per 25 euro, un 16enne ha confessato l'omicidio del clochard di Palermo

 (Afp)

 Clochard

“Aldo, l’amico di tutti”. Una frase breve su un foglio bianco fatto trovare nel luogo in cui, nelle prime ore di lunedì scorso, è stato ucciso Aid Abdellah, per tutti Aldo. Per quell’omicidio è stato fermato oggi un sedicenne romeno che ha confessato di averlo colpito con una spranga al viso per rubargli pochi euro, 25, raccimolati dalla vittima anche suonando la sua armonica.

Le indagini sono state frutto di un controllo del territorio molto serrato da parte dei carabinieri che hanno eseguito il provvedimento con l’accusa di omicidio. In questa zona si trovano vari senzatetto e i circuiti della videosorveglianza si sono rivelati fondamentali. Aldo temeva di essere preso di mira, per questo aveva scelto di dormire sotto le telecamere.

Il sedicenne è stato trovato nella sua abitazione di Ballarò con gli stessi vestiti indossati quella sera e ripresi dalle apparecchiature. Nel corso dell’interrogatorio, andato avanti a lungo nella notte, ha ammesso di avere colpito l’uomo per prendersi quei soldi, ma che non intendeva ucciderlo e che non si era reso conto di averlo fatto.

Di origini francesi, Aldo trascorreva i suoi inverni a Palermo e poi tornava tra Germania e Francia. Era molto conosciuto, leggeva molto ed era appassionato di storia. L’amministrazione comunale ha deciso di intitolargli i portici di piazzale Ungheria, dove in tanti si sono recati per lasciare un fiore in segno di affetto nel luogo dove era solito fermarsi durante la notte insieme al suo inseparabile gatto. “Noi l’abbiamo adottato, abbiamo adottato anche il suo gatto Helios, e lui noi”, ha detto Pina che lavora a pochi passi dal luogo dell’omicidio e che ormai lo conosceva da tre anni, “ci ha insegnato tante cose stava spesso in questo tratto e per ognuno aveva una parola bella, pulita, trasparente e sincera”. 

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