Caos treni dopo lo stop di Speranza. Fs: “Cercheremo di garantire i viaggi”. Italo annuncia annullamenti

Articolo aggiornato alle 22.20

AGI – È arrivato il no del ministro della Salute, Roberto Speranza, all’allentamento a bordo dei treni ad Alta velocità delle misure di contenimento dell’epidemia da coronavirus, annunciato venerdì con una serie di precisazione da parte del Mit. Con una nuova ordinanza, il ministro ha ribadito l’obbligo del distanziamento e l’obbligo dell’uso di mascherine.

“Non abbassare il livello di attenzione”

“È giusto – scrive Speranza su Facebook – che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci – dice Speranza – di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi, aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine. Questi sono i due principi essenziali che, assieme al lavaggio frequente delle mani, dobbiamo conservare nella fase di convivenza con il virus”.

Le critiche degli scienziati

Sul ritorno ai viaggi a piena capienza per i convogli dell’Alta velocità erano arrivate le critiche del Comitato tecnico scientifico e di numerosi scienziati.  Anche il presidente della Repubblica,Sergio Mattarella, aveva invitato a non abbassare la guardia.

Fs conferma i posti a scacchiera

 “Resta sulle Frecce e gli Intercity il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera”.: è la precisazione di Ferrovie sul proprio sito FsNews che non cita gli altri collegamenti che non erano stati interessati dalla possibilità di riempimento completo. “Trenitalia, su ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza – prosegue la nota – ha infatti sospeso l’applicazione delle misure previste dal Dpcm dello scorso 14 luglio che, in presenza di condizioni espressamente stabilite, prevedeva la deroga al distanziamento sociale a bordo dei treni Av e a media e lunga percorrenza”. 

La precisazione del Mit

Il Ministero dei Trasporti in una nota ha precisato che  “le linee guida allegate al Dpcm del 14 luglio non avevano reintrodotto il riempimento al 100%, ma una deroga al distanziamento sociale di un metro a certe condizioni che, se poste in essere, avrebbero aumentato la capacità dei vagoni, pur non permettendone il riempimento totale”. “Oggi, a distanza di 16 giorni, dopo un confronto con il Ministro Speranza e valutata la curva dei contagi, si è concordata una decisione prudente sulle capienze dei treni ad Alta Velocità per non correre inutili rischi”, prosegue la nota. “Alla luce di cio, i treni continueranno a viaggiare con le stesse regole finora applicate senza alcuna deroga. Inoltre, per tutto il sistema di trasporto pubblico, è stato chiesto al Cts di rivalutare complessivamente tutte le linee guida già allegate al Dpcm del 14 luglio e di fornire un parere sulle nuove linee per il trasporto scolastico”.

Il caso Italo

La reazione della compagnia è stata affidata al vice presidente esecutivo, Flavio Cattaneo, ospite di ‘Stasera Italia weekend’: “Domani siamo ai primi di agosto, ci saranno moltissime persone in partenza, per forza dobbiamo annullare dei treni perché in base all’ordinanza del ministro Speranza li dobbiamo annullare, daremo i rimborsi”. 

“L’ordinanza – aggiunge Cattaneo – non toglie il distanziamento agli aerei e questo lo giustifica in base a un orientamento dell’Oms basato su aspetti tecnici legati alle caratteristiche del sistema di aria condizionata. Il nostro impianto di area condizionata è migliore degli aerei ma noi ci vediamo costretti a tornare indietro. Se questo deve essere, deve essere uguale per tutti, c’è una discriminazione, c’è un caos totale”.

“Abbiamo fatto degli studi che hanno verificato che il nostro sistema condizionamento non solo è buono ma e’ del 50% superiore per ricambio d’aria a quello di un aereo”.

La posizione di Trenitalia

Trenitalia cercherà di garantire a tutti i passeggeri il viaggio prenotato dopo l’ordinanza del governo che ha revocato le deroghe sul distanziamento. I biglietti venduti, riferiscono fonti di Fs, non sono tantissimi: erano in vendita solo da un giorno e mezzo.

“Da domani – aggiungono le stesse fonti – cercheremo di garantire il viaggio a tutti i passeggeri, magari ricollocandoli in altre classi nel rispetto delle regole sul distanziamento. Se non sarà possibile, manderemo ai clienti un messaggio avvertendoli che potrebbero essere ricollocati su altri terni in orari simili, o se lo desidereranno, potranno avere il rimborso integrale del biglietto”

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