Le ultime parole del carabiniere Cerciello prima di morire

Carabiniere ucciso ultime parole

Flavia Piola / Agf

Il luogo in cui è stato ucciso il carabiniere Mario Rega Cerciello  

Le ultime parole di Mario Cerciello Rega sono state di stupita, amara consapevolezza: “Mi hanno accoltellato” ha detto il vicebrigadiere ad Andrea Varriale, il collega che era lui sul luogo dell’aggressione. “Mario urlava ‘fermati’ al ragazzo che lo colpiva” ha riferito Varriale, “mentre quelli fuggivano, lui perdeva sangue”.

Le parole di Varriale sono citate nella convalida del fermo disposta dal gip della Capitale, Chiara Gallo. Il 30 luglio, alle 12, nella sede del Comando provinciale Carabinieri di Roma in piazza San Lorenzo in Lucina si terrà una conferenza stampa nel corso della quale saranno resi noti i dettagli sulle indagini sull’omicidio. Sarà presente il procuratore della Repubblica di Roma, facente funzioni, Michele Giarritta Prestipino

Sempre secondo il decreto di convalida, è “pacifico” che l’autore del delitto sia Finnegan Lee Elder, il 19enne in vacanza a Roma con il coetaneo Gabriel Christian Natale-Hjorth. Quest’ultimo, secondo la deposizione di Lee, avrebbe poi nascosto il coltello nel controsoffitto della camera del Visconti Meridien nel quale i due soggiornavano.

“Nessuno dei due indagati ha dimostrato di aver compreso la gravità delle conseguenze delle proprie condotte, mostrando un’immaturità eccessiva anche rispetto alla giovane età e al grado di violenza che connota le condotte di entrambi” scrive il Gip, “e testimoniano la totale assenza di autocontrollo e capacità critica evidenziandone la pericolosità sociale”.

I due californiani “erano alla ricerca di sostanze stupefacenti nel corso della serata e che entrambi avevano bevuto alcol”. E, queste circostanze, valutate insieme alle condotte, “testimoniano incapacità critica dei due coindagati”, e di conseguenza rendono evidente la loro “elevata pericolosità sociale”. 

I due americani – si legge “sono stabilmente residenti all’estero, presenti in Italia occasionalmente e sorprese dalla polizia giudiziaria in procinto di lasciare l’albergo subito dopo avere commesso i delitti in contestazione, condotta quest’ultima che non può non ritenersi finalizzata a far perdere le proprie tracce”. Da qui il pericolo di fuga come uno degli elementi per convalidare il fermo

Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it.
Se invece volete rivelare informazioni su questa o altre storie, potete scriverci su Italialeaks, piattaforma progettata per contattare la nostra redazione in modo completamente anonimo.

Post simili: