L’Italia Under 19 è campione d’Europa

AGI – L’Italia Under 19 è campione d’Europa: gli azzurrini di Alberto Bollini hanno battuto in finale il Portogallo per 1-0 grazie al gol di testa di Kayode su cross di Hasa, al 19mo del primo tempo.

Allo stadio Ta’ Qali di Attard, a Malta, la nazionale italiana ha giocato una gara a viso aperto, senza farsi condizionare dalla sconfitta per 5-1 patita contro gli stessi lusitani nella fase a gironi. Si tratta del quarto successo azzurro in questo torneo dopo quelli del 1958, 1966 (ex aequo con la Jugoslavia) e 2003, vent’anni fa, sempre contro il Portogallo a Vaduz. Per il calcio azzurro è il primo trionfo a livello giovanile dal 2004.

La partita

Gli azzurrini partono subito forte con un 4-3-3 molto aggressivo: all’ottavo Missori crossa per Esposito che non trova la deviazione vincente a pochi passi dalla porta. Al 18mo arriva il gol con Hasa (al quarto assist del suo Europeo) che da sinistra trova un gran terzo tempo di Kayode e il colpo di testa dell’esterno viola viene toccato dal portiere Goncalo Ribeiro ma finisce in rete.

Nella ripresa i lusitani inseriscono Fernandes e Prioste al posto di Justo e Marques e alzano il baricentro ma l’Italia riesce a limitare le occasioni per una squadra che aveva realizzato 14 gol in 5 partite. Una gran parata di Mastrantonio su Fernandes, e dopo che Vignato fallisce il raddoppio solo davanti al portiere, all’ultimo respiro un tiro al volo di Herculano sfiora il palo.

“È un successo storico”, ha commentato il presidente della Figc Gabriele Gravina, “i ragazzi sono stati straordinari, così come mister Bollini e tutto lo staff, hanno creato un gruppo eccezionale capace di imporsi in un torneo difficilissimo, vincendo contro avversarie sulla carta molto più quotate. Adesso la responsabilità del calcio italiano è non disperdere il grande lavoro svolto dal Club Italia e il talento degli Azzurrini.

Questo trionfo europeo è la risposta più bella a chi, senza conoscere il grande lavoro che stiamo facendo con le Nazionali giovanili, preferisce abbandonarsi al disfattismo e all’isterismo provocato da una sconfitta”. 

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