Mishra, 12 anni, è il più giovane Gran Maestro di scacchi della storia

AGI – Dodici anni, quattro mesi e venticinque giorni. Abhimanyu Mishra, classe 2009, è diventato il più giovane gran maestro di scacchi della Storia di questo antichissimo sport. Si tratta di un record che durava dal 2003 detenuto dal russo, oggi 31enne, Sergey Karjakin, battuto per 66 giorni.

Mishra, americano del New Jersey ma di origine indiana, aveva già accumulato altri titoli prestigiosi nella sua giovanissima carriera. A 10 anni e 9 mesi, ad esempio, era diventato il più giovane maestro internazionale al mondo, un anno dopo essere stato nominato maestro del suo Paese. 

Si tratta di uno dei fenomeni della nuova generazione di scacchisti, cresciuti a pane e pedoni fin dai primi anni di vita il cui gioco si è rapidamente perfezionato grazie alle tecnologie moderne che permettono di studiare e analizzare efficacemente tattiche e strategie. Nello specifico, Mishra ha iniziato a giocare a scacchi quando aveva appena 30 mesi mostrando già un talento innato. 

L’adolescente americano ha dovuto persino rimandare la conquista di questo prestigioso traguardo a causa della pandemia che ha rallentato la sua rincorsa. Da aprile in poi, però, ha dato una forte accelerazione alle sue prestazioni e al suo gioco ottenendo quei punti necessari per ottenere il riconoscimento giocando senza sosta a Budapest. Oggi il suo tournament performance rating (TPR) è pari a 2735, un livello raggiunto dai primi 20 grandmasters di scacchi del mondo. Un punteggio mai ottenuto da un dodicenne prima.

Mishra è stato intervistato per il canale chess24.com  in compagnia di suo padre, Hemant, che ha spiegato come in famiglia “si aspettavano che Abhimanyu battesse il record di Karjakin con ampio margine” ma il Covid “ha fermato tutte le attività per diversi mesi”. Da qui il corso intensivo a Budapest, dove Mishra ha giocato praticamente senza sosta per molte settimane con al massimo un giorno di pausa tra un torneo e l’altro.

Il giovane di Englishtown va a fare compagnia ad altri mostri sacri degli scacchi che negli anni hanno conquistato, con qualche anno in più di lui, lo stesso ambito riconoscimento. Qualche nome? Bronstein, Fischer e Spassky. “Finalmente ho dato scacco matto al più grande avversario (la pandemia in corso) che mi ha fermato per 14 mesi. Grazie a tutti per tutto il vostro amore e supporto. In attesa della Coppa del Mondo”, ha twittato l’adolescente.

Mishra ha messo ora nel suo mirino Magnus Carslen il fenomenale campione norvegese che detiene il titolo di campione del mondo di scacchi dal 2013. Il giovane americano parteciperà dal prossimo 10 luglio, grazie a una wild card, alla Coppa del Mondo di Sochi, in Russia, a cui sono iscritti 206 giocatori. Il suo avversario di primo turno è Baadur Jobava, tre volte campione della Georgia e famoso per il suo fantasioso stile d’attacco. Un primo turno non certo facile ma che testerà immediatamente le ambizioni di quello che potrebbe diventare presto il nuovo fenomeno di un “gioco” ancora amato e diffuso in tutto il pianeta. 

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