Pickleball, gioco Usa ad alto rischio di infortuni

AGI – Racconta il New York Times che “durante una recente partita di pickleball“, terra di mezzo tra il tennis e il padel, uno sport molto popolare negli Stati Uniti, inventato nel 1965, “Nish Nadaraja, 50 anni, ha fatto un rapido affondo per la palla. Era a pochi metri di distanza, ma il signor Nadaraja, un imprenditore della California settentrionale, ha detto di aver sentito i suoi piedi aggrovigliarsi e ha iniziato a cadere sul marciapiede al rallentatore”.

Se però il prestigioso quotidiano americano e anche internazionale decide di dare una notizia simile e di dedicarvi un servizio ampio è perché gli infortuni da pickleball “erano in aumento anche prima della pandemia”, tant’è che un’analisi pubblicata nel 2019 su The Journal of Emergency Medicine ha tuttavia stimato che “ci sono state 19.000 lesioni da pickleball nel 2017, di cui il 90% ha colpito persone di età pari o superiore a 50 anni”.

In parte ping-pong, tennis e anche volano, il pickleball consiste nel colpire una pallina con una piccola racchetta da rispedire sopra una rete che divide il campo. “Il gioco, altamente sociale, viene tipicamente giocato in doppio in un piccolo spazio come un mini campo da tennis”, spiega il quotidiano.

Ma “sforzi o strappi al tallone di Achille, problemi alla spalla, problemi alla parte bassa della schiena come lesioni del disco, stiramenti muscolari”, come ha affermato Noe Sariban, un’istruttrice di pickleball, ex giocatore professionista e fisioterapista che si definisce un Pickleball Doctor, possono essere all’ordine del giorno.

E poi non manca l’epicondilite laterale, comunemente nota come gomito del tennista, ora “gomito del pickleball”. Tra il 2010 e il 2019 il numero di infortuni è “cresciuto rapidamente” e sta diventando un problema secondo un’analisi pubblicata lo scorso anno sulla rivista Injury Epidemiology.

L’articolo si concentrava sugli infortuni tra le persone sopra i 60 anni perché i giocatori in quella fascia demografica rappresentavano l’85% delle visite di controllo richieste, affermava lo studio. 

Le lesioni più comuni? Distorsioni, stiramenti e fratture. Lo studio poi ha anche rilevato che nel 2018 il numero di visite al pronto soccorso relative al pickleball tra le persone di età pari o superiore a 60 anni “era pari al numero del tennis” ma “molti giocatori di pickleball sono più vecchi; l’età media è di 38 anni, ma la metà di tutti i giocatori ‘core’ – cioè devoti – ha 55 anni e più”, secondo Usa Pickleball, che si definisce l’organo di governo dello sport. 

“No volley zone” e “dink” tra le cause prinipali d’incidente

In generale, i corpi più anziani hanno più probabilità di quelli più giovani di avere infortuni. E “la maggior parte deriva da inciampo”, ha dichiarato la dottoressa Amy Fenoglio, chirurgo della mano e degli arti superiori dell’Università del Colorado, dove ha visto un aumento delle fratture del polso legate al pickleball negli ultimi 18 mesi.

E poi c’è la cosiddetta “non volley zone”, una striscia di sette piedi davanti alla rete su entrambi i lati (un campo da pickleball ufficiale è lungo 44 piedi e largo 20 piedi) in cui i giocatori non possono mettervi piede, quindi quando una palla arriva di testa un giocatore potrebbe piegarsi in avanti per restituire un “dink”, un tiro astuto e in  sé anche “mancino”, che serve a sorpassare la rete per far sì che la palla atterri nella “non volley zone” dell’avversario. Colpo frequente, che però mette spesso a repentaglio l’incolumità fisica dello stesso giocatore  

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