“Allarme ingiustificato sul vaccino AstraZeneca”, assicura l’Aifa  

AGI – “I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato”. Lo afferma l’Aifa in una nota diffusa dopo un nuovo allarme, scattato in Piemonte, sulla sicurezza del vaccno. Aifa sottolinea che “le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con Ema, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione”. Aifa “rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso”.

Da parte sua l’azienda AstraZeneca ha sottolineato che “un’attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate nell’Unione Europea  e nel Regno Unito con il vaccino Covid-19 AstraZeneca non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato paese”. Così in una nota AstraZeneca in relazione alla recente preoccupazione su possibili eventi avversi riscontrati in alcuni pazienti dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid.

Palù all’AGI: “Solo un nesso temporale”

Per il presidente di Aifa, Giorgio Palù, non c’è “nessuna correlazione se non una relazione temporale, non c’è nesso causale” tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e la morte di alcune persone vaccinate con questo farmaco. Palù lo ha detto intervenendo a ‘In mezz’ora in più’ su Rai3, in relazione ai casi di questi giorni. L’ultimo, in ordine di tempo, a Biella, in Piemonte, con la morte di un insegnante, e che ha portato alla sospensione del lotto di cui faceva parte la dose utilizzata in questa circostanza.

“C’è molta emotività” su queste vicende che riguardano le vaccinazioni, “e questo vale anche per le vaccinazioni AstraZeneca”, ha detto Palù, rilevando che nel caso austriaco si trattava di emopatia, e nel caso di Napoli c’è stato un infarto intestinale, mentre in Sicilia “è ancora da conoscere l’esito dell’autopsia. Bisogna tenere esito di questi esami”.

Palù ha anche ricordato i numerosi studi valutativi e la somministrazione di milioni di dosi di vaccino AstraZeneca in Gran Bretagna, senza che si siano registrati incidenti tromboembolici. Occorre quindi “molta cautela”, ha detto ancora il presidente dell’Aifa, evidenziando che la stessa Ema, l’agenzia europea per il farmaco, ha detto che non c’è alcuna relazione diretta, nessun rischio. E’ vero che la somministrazione di un vaccino può comportare un aumento dell’infiammazione, della coagulazione del sangue ma nel caso in questione “questo è stato escluso da studi molto accurati, allo stato non vi sono questi episodi. Tra 7 giorni Ema emetterà un nuovo comunicato sulle reazioni avverse, lo stesso ha già fatto l’Aifa. Io sono assolutamente tranquillo”.

Circa l’ipotesi che possa esserci un oscuro piano contro Astrazeneca, per screditarla, “la dietrologia c’è sempre, ma noi dobbiamo basarci sui dati che ci propone la scienza, specie quando si parla di vaccini, guardando al rapporto rischi/benefici, e finora i benefici superano di gran lungo i rischi. Gli effetti collaterali sono in misura minore e comunque non diversi da quelli che si hanno con altri vaccini, direi che francamente basiamoci sui dati della scienza”. 

Il caso in Piemonte

A seguito della morte, avvenuta nelle scorse ore a Biella, di un docente a cui nella giornata di venerdì era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, in attesa degli esiti dei riscontri per verificare l’eventuale nesso di causa, in via precauzionale il commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di crisi della regione Piemonte, Antonio Rinaudo, ha disposto immediatamente la sospensione su tutto il territorio regionale della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i dovuti accertamenti sul lotto coinvolto. 

Lo stop inizialmente aveva riguardato tutte le dosi del farmaco dell’azienda anglo-svedese. Nel giro di un paio d’ore è stato individuato il lotto di cui faceva parte la dose sommistrata al docente. Lotto che rimane quindi bloccato in attesa di accertamenti, mentre è poi ripresa regolarmente la vaccinazione con gli altri lotti di AstraZeneca a disposizione della regione Piemonte.

“Si tratta – specifica l’assessore alla Sanità della regione Piemonte Luigi Genesio Icardi – di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso. Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini”. 

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