Casamonica: Salvini guida la ruspa durante la demolizione della villa confiscata

Casamonica: Salvini guida la ruspa durante la demolizione della villa confiscata

Vincenzo Castellano

 La demolizione della villa dei Casamonica 

Alle 11,30 la pinza pneumatica del mezzo pesante del Genio dell’Esercito si è abbattuta sul tetto della villa dei Casamonica in via Roccabernarda, a Campo Romano, tra Frascati e Roma, dando il via alla demolizione del manufatto confiscato e divenuto patrimonio immobiliare della Regione Lazio. Il primo ‘attacco’, sulla parte frontate del tetto, quella che guarda verso la strada. Ai comandi del mezzo c’era il ministro dell’Interno Matteo Salvini con un operatore dell’Esercito. Poi Salvini è sceso e l’operazione, con impegnata anche una ruspa a benna rovescia, è proseguita.

Casamonica: Salvini guida la ruspa durante la demolizione della villa confiscata

Vincenzo Castellano

  La demolizione della villa dei Casamonica col ministro Matteo Salvini

“Piano piano ripuliamo…”, ha detto il ministro quando gli sono state mostrate nella stessa strada le altre costruzioni abitate o che sono nella disponibilità della famiglia Casamonica. E nel corso poi della conferenza stampa tenuta con il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nell’area mattonata interna alla proprietà dove ora sono in azione le ruspe, Salvini nel ricordare che in passato “c’era paura ad avvicinarsi ad un bene confiscato”, ha aggiunto “mi piacerebbe ultimare la pulizia di questa via, metro per metro, togliere tutto quelli che è stato accumulato con il malaffare”.

Il via alla demolizione della villa dei Casamonica   “è una bella pagina di pulizia, onestà e concretezza”, ha detto  Salvini durante la conferenza stampa con Zingaretti, che ha acquisito al patrimonio immobiliare pubblico l’area che era stata confiscata ai Casamonica. “L’importante è far capire che i buoni vincono. Il danno peggiore sarebbe stato confiscare, sequestrare e lasciare inutilizzati e in piedi beni come questo”. 

Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it

Post simili: