Cucchi: un carabiniere accusa i colleghi: “Fu un pestaggio”

Cucchi: un carabiniere accusa i colleghi: "Fu un pestaggio"

Svolta al processo per la morte di Stefano Cucchi. Uno dei cinque carabinieri imputati, Francesco Tedesco, avrebbe accusato gli altri colleghi ritenuti implicati nel pestaggio del geometra romano, deceduto nel 2009 nel reparto penitenziario dell’ospedale Pertini di Roma dopo una settimana di detenzione. Il militare ha parlato in tre deposizioni rese al pm Francesco Musarò tra luglio e settembre scorso. Nel corso delle sue deposizioni Tedesco avrebbe riferito anche di una nota di servizio da lui scritta su quanto accaduto e poi inviata alla stazione Appia dei carabinieri ma che successivamente sarebbe sparita.  

La notizia è emersa nel corso dell’udienza odierna del procedimento, con il pm Giovanni Musarò che, davanti alla prima Corte d’Assise, ha rivelato come, il 20 giugno scorso, il militare Francesco Tedesco, tra i cinque imputati nel procedimento, ha presentato denuncia in Procura sulla vicenda. Nel corso dei tre interrogatori, ha spiegato in udienza il pm Giovanni Musarò, Tedesco avrebbe chiamato in causa tutte le altre persone imputate nel processo: “Secondo quanto messo a verbale da Tedesco, Roberto Mandolini sapeva fin dall’inizio quanto accaduto – ha detto il pm – Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro furono gli autori del pestaggio su Cucchi e Vincenzo Nicolardi, quando testimoniò nel primo processo, mentì perché sapeva tutto e ne aveva parlato in precedenza con lui”.

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