Giornalista ferito dalla polizia durante gli scontri con gli antifascisti. Il questore di Genova si scusa

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Un giornalista di ‘Repubblica’ di 51 anni, Stefano Origone, è rimasto ferito negli scontri in piazza Corvetto, a Genova, tra polizia e manifestanti antifascisti scesi in piazza contro un comizio di Casapound che si svolgeva nelle vicinanze. Il cronista ha raccontato di essere stato colpito dai poliziotti che stavano cercando di disperdere il presidio. “Ho detto di essere giornalista, ma hanno continuato a colpirmi”, ha riferito ai colleghi il cronista, che ha le dita di una mano tumefatte e lamenta dolori al costato. Il giornalista è stato portato via in ambulanza.

“È stata una giornata campale. La Polizia, come al solito, ha consentito l’esercizio dei diritti della democrazia soprattutto in una fase di campagna elettorale. Avete visto tutti quello che è successo. Abbiamo dovuto sigillare l’area da stamattina, prima che il comizio iniziasse”, spiega il questore di Genova, Vincenzo Ciarambino, “c’è stato tirato di tutto addosso, da fumogeni a mazze, biglie, bastoni, pietre e quant’altro – ha aggiunto – Non abbiamo reagito. Abbiamo atteso con pazienza, poi abbiamo esercitato un’operazione di alleggerimento e, con i reparti, abbiamo aperto una manovra semicircolare per liberare la piazza e consentire la protezione di una manifestazione altrettanto pacifica della Cgil, dell’Anpi e delle associazioni davanti alla prefettura, di cui una delegazione era salita dal prefetto per esporre le ragioni della loro presenza lì, consentendo un deflusso dei manifestanti un po’ piu’ vigorosi”.

Sul giornalista di Repubblica ferito, il questore ha detto: “Sono stato in ospedale a salutare Stefano Origone, con cui abbiamo chiarito anche la dinamica. Purtroppo quella vicenda si è svolta in una azione di alleggerimento, in una fase convulsa, mentre i poliziotti stavano arrestando una persona che aveva partecipato ai disordini e che è qui in stato di fermo. Origone – ha spiegato – si trovava vicino e, in quel momento, una ventina di manifestanti stavano scendendo da una scalinata per andare a liberare l'”ostaggio” nelle mani di due o tre poliziotti. I colleghi che stavano dietro hanno effettuato una carica e, purtroppo, in quell’azione convulsa è rimasto coinvolto Origone. Me ne dispiaccio personalmente”. 

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