Gli stadi del Mondiale in Sudafrica saranno trasformati in ospedali Covid

Nella battaglia contro il Covid-19 il Sudafrica è sul piede di guerra: il governo ha mobilitato l’esercito che sta costruendo quattro ospedali da campo per fare fronte al suo “impatto devastante”. Lo riferisce il quotidiano locale Independent Online, precisando che gli stadi che furono sede dei Mondiali di calcio del 2010 saranno trasformati in ospedali.

Secondo la stessa fonte, l’esercito è stato avvisato che “bisogna aspettarsi il peggio”, motivo per cui è stato chiamato in causa per potenziare le infrastrutture mediche. Secondo le previsioni degli epidemiologi sudafricani, il picco dell’epidemia dovrebbe verificarsi ad agosto ma potrebbe sopraggiungere anche prima se i provvedimenti governativi non dovessero essere sufficienti.

Del resto nell’allentare il lockdown, il presidente Cyril Ramaphosa aveva avvertito i cittadini che “il peggio deve ancora arrivare”, in riferimento ai crescenti contagi, ma aveva assicurato di avere un piano per gestire la pandemia.

Quello affidato alla South Africa National Defence Force (Sandf) è un piano da quasi 50 milioni di rand (2,7 milioni di dollari), per la realizzazione iniziale di 4 ospedali da campo all’interno degli stadi, tra cui il Fnb Stadium di Johannesburg e il Moses Mabhida Stadium a Durban.

“Cominceremo con questi 4 ma l’obiettivo è quello di allestirne 55 ai quattro angoli del Paese se la pandemia dovesse aggravarsi”, ha fatto sapere un nota delle forze armate sudafricane. Nelle ultime settimane, per far rispettare il lockdown, sono stati dispiegati in tutto piu’ di 73 mila soldati.

Nella giornata di domenica è stato registrato il numero più alto di contagiati, con 1.160 nuovi casi in 24 ore, per un totale di 15.515 positivi e 7.006 ricoverati mentre i morti sono almeno 264. Finora almeno 410 mila persone sono state sottoposte ai test.

Western Cape, Gauteng, KwaZulu-Natal e l’Eastern Cape sono le province maggiormente colpite. Oltre alla crisi sanitaria, i sudafricani devono far fronte alle pesanti ripercussioni del lockdown e del rallentamento delle attività economiche. Immagini aeree hanno mostrato chilometri di persone in fila nella città di Centurion (Gauteng) in attesa della consegna di pacchi di aiuti alimentati distribuiti da Ong, contenenti cereali, verdure, mascherine, sapone e prodotti igienizzanti. 

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