I No Tav aprono una breccia nella recinzione. Scontri con la polizia

no tav scontri

Chiara Caratto/ Agi

Continuano gli scontri tra forze dell’ordine e attivisti No Tav in Val di Susa, con la polizia che ha lanciato dei lacrimogeni in prossimità della recinzione del cantiere della Tav per arginare i tentativi di accesso di un gruppo di manifestanti, alcuni dei quali – come conferma la questura – hanno lanciato decine di bombe carta in direzione degli agenti.

Gli scontri sono iniziati quando un gruppo di attivisti, tutti con il volto coperto, giunti al cancello posto lungo il sentiero gallo-romano, ha iniziato a tagliare la recinzione con un flessibile. Da lì i manifestanti hanno iniziato a passare oltre al varco creato nella prima recinzione lungo il sentiero che porta al cantiere, nella cosiddetta “zona rossa”. Alcuni di loro, sempre a volto coperto, hanno tirato sassi contro la polizia, che ha risposto con un lancio di lacrimogeni. 

“Abbiamo ripristinato la legalità, questa è una via francofona, l’antica via delle Gallie – dice un esponente del movimento che si oppone alla Torino-Lione – che è stata chiusa illegalmente”. Al momento la polizia ha denunciato 40 persone vicine al centro sociale Askatasuna di Torino. Fra questi il leader storico nazionale, Giorgio Rossetto, che avrebbe preso parte alla demolizione del cancello. 

Secondo la questura i manifestanti sarebbero diverse migliaia, alcuni dei quali appartenenti alla galassia antagonista e provenienti da centri sociali di tutta Italia. Le forze dell’ordine monitorano con attenzione la situazione e, in particolare, un camioncino che segue il corteo.

Sulla rete a protezione del cantiere è stato appeso uno striscione che recita “Fermarlo tocca a noi No Tav”. Intanto, alcuni giovani con il volto coperto, utilizzando la fiamma ossidrica con l’aiuto di un generatore di corrente, stanno tentando di abbattere totalmente la prima recinzione sul sentiero, dove in un primo tempo era stato aperto solo un varco che ha consentito l’accesso dei manifestanti. 

Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it.
Se invece volete rivelare informazioni su questa o altre storie, potete scriverci su Italialeaks, piattaforma progettata per contattare la nostra redazione in modo completamente anonimo.

Post simili: