Il Veneto boccia la legge sul fine vita

AGI – Non passa in Veneto la proposta di legge popolare sul fine vita proposta dall’associazione Luca Coscioni. Non sono passati al voto del consiglio regionale i primi due dei cinque articoli della proposta sul suicidio medicalmente assistito, che torna così in commissione. La votazione ha visto la maggioranza di centrodestra spaccarsi, con Forza Italia e Fratelli d’Italia contrari e la Lega favorevole insieme alle opposizioni. 

Zaia, su tema etico importante che tutti abbiano libertà di pensiero

“È stata bocciata una legge di iniziativa popolare, che non viene dalla Giunta regionale. Non passa perchè a parità di voti, 25 contro e 25 a favore, viene rimandata in Commissione, questa è la democrazia. Dopodichè, domani mattina i pazienti terminali possono chiedere, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019 possono chiedere l’accesso al fine vita, il che è la prova provata che questa iniziativa non serviva per autorizzare il fine vita ma stabiliva solo i tempi di risposta alle istanze”. Così il governatore del Veneto Luza Zaia, commentando lo stop del Consiglio regionale alla legge di iniziativa popolare promossa dall’associazione Luca Coscioni. “Su un tema etico è fondamentale che tutti abbiamo libertà di pensiero e di espressione – ha aggiunto – spero che a livello nazionale si affronti il tema”.

Marco Cappato, non è stata colta un’opportunità

“Dobbiamo prendere atto che, nonostante l’impegno generoso di tante consigliere e consiglieri regionali che hanno agito sulla base di convinzioni invece che di appartenenze politiche, l’opportunità creata non è stata per il momento accolta dalla maggioranza assoluta dei votanti in Consiglio regionale. Auspichiamo che il Consiglio vorrà presto tornare ad esprimersi e approvare il testo”. Così in una nota Marco Cappato e Filomena Gallo (Associazione Luca Coscioni) commentano la bocciatura in Consiglio regionale del Veneto della legge di iniziativa popolare promossa dall’associazione sul suicidio medicalmente assistito.

“Siamo comunque certi – aggiungono Coscioni e Gallo – che il confronto di queste settimane non sia avvenuto invano. È infatti cresciuta nell’opinione pubblica veneta la consapevolezza dell’esistenza in Italia, a determinate condizioni, del diritto di ottenere l’aiuto medico alla morte volontaria, come già i casi di Federico Carboni nelle Marche, “Anna” in Friuli e “Gloria” in Veneto hanno dimostrato. Non dimentichiamo, sempre in Veneto, la coraggiosa lotta di Stefano Gheller, al quale rivolgiamo i nostri auguri di pronta guarigione e che invitiamo a proseguire questa battaglia insieme a noi, da oggi con ancora piu’ forza e determinazione. Indipendentemente dall’esito del voto del Consiglio regionale veneto, il diritto stabilito dalla Consulta resta comunque in vigore, anche senza quelle procedure chiare e tempi certi che la nostra legge avrebbe stabilito e ci auguriamo presto stabilirà. Continua dunque in tutte le altre Regioni italiane”.

Fratelli d’Italia, vince cultura della vita

 “Sono sollevata e fiera che la cultura della vita abbia prevalso sulla cultura dello scarto. Fratelli d’Italia ha votato compatta contro la pdl di iniziativa popolare sul suicidio assistito elaborata dall’associazione Coscioni che è stata per fortuna bocciata. Il mio grazie va all’assessore Donazzan e a tutti i consiglieri di FdI che si sono spesi moltissimo per sostenere questa battaglia di civiltà. Ora auspico che anche nelle altre regioni in cui questa pdl è stata presentata, possano votare allo stesso modo. Noi continueremo a lavorare per eliminare la sofferenza, non la persona che soffre. Questo voto è la testimonianza che le battaglie di civiltà vanno sempre combattute”. Lo ha detto Maddalena Morgante, responsabile nazionale del dipartimento Famiglia e Valori non negoziabili di Fratelli d’Italia. 

Forza Italia, contrari all’eutanasia

“In Veneto respinta la legge sul fine vita. Abbiamo espresso il nostro voto contrario perchè già garantito da una sentenza della Corte Costituzionale in alcune condizioni di sofferenza. Cure palliative, per evitare inutili sofferenze a pazienti in grave stato, ci sono già, così come è già garantito che non si verifichi nessun accanimento terapeutico. Se si va ad incidere sui tempi, si rischia di provocare ulteriore sofferenza e una migrazione interna verso le Regioni in cui la morte dolce è applicata con maggiore rapidità. Il dibattito, dunque, non è solo etico ma politico e deve essere trattato dal Parlamento in cui ribadiremo che Forza Italia è contro l’eutanasia!”. è quanto si legge in un post sui social del partito azzurro.

Pro Vita, bene stop e grave sostegno di Zaia

 “Esprimiamo soddisfazione per lo stop al progetto di legge sul “suicidio assistito” nella Regione Veneto, con il rinvio in Commissione a seguito della bocciatura dei primi due articoli che obbligavano tutte le strutture sanitarie regionali ad assecondare le intenzioni suicidarie dei cittadini. è molto positivo che nel centrodestra sia emersa una maggioranza contraria alla deriva eutanasica promossa dai radicali e dalla sinistra estrema, anche se resta grave il sostegno politico del Presidente Zaia e di altri consiglieri della Lega, di cui ci ricorderemo alle prossime elezioni. Auspichiamo che questo stop sia definitivo e che la Regione Veneto lavori per moltiplicare l’accesso dei cittadini che ne hanno diritto alle cure palliative per vivere degnamente anche in situazioni di grande sofferenza”. Così in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

Anche Simone Pillon ha lasciato un commento su X sulla bocciatura del testo “ottima notizia” e “spiace tantissimo che Zaia e alcuni della Lega abbiano votato a favore del testo. La vita vale sempre”.

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