In caso di eruzione del Vesuvio, 50 mila campani verrebbero trasferiti in Sardegna

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Circa 50 mila persone potrebbero esser trasferite dalla Campania in Sardegna in caso di eruzione del Vesuvio. L’ha confermato il neo assessore regionale dell’Ambiente Gianni Lampis della Regione sarda, oggi a Napoli per la firma dei protocolli per i gemellaggi tra i Comuni della zona rossa del Vesuvio e dei Campi Flegrei e le Regioni e le Province autonome, alla presenza anche del Capo del dipartimento nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli. 

Il protocollo firmato oggi dalla Regione Sardegna è valido per cinque anni e serve a ratificare i luoghi in cui gli abitanti della zona rossa saranno trasferiti in caso di eruzione. “Ora verrà subito attivato dalla Direzione generale della Protezione civile regionale il tavolo tecnico per l’elaborazione del piano di evacuazione delle popolazioni insediate nel Comune di Pompei e nel quartiere Posillipo di Napoli”, ha annunciato Lampis. “E’ questa l’occasione per rafforzare legami istituzionali oltre i confini della nostra isola affinché anche queste siano occasioni per ridare centralità nazionale alla Sardegna”. 

“Con la Regione Campania e con i Comuni di Napoli e Pompei”, ha aggiunto l’assessore, “abbiamo convenuto anche di intraprendere un rapporto di collaborazione ai fini della valorizzazione dei diversi patrimoni storici, archeologici, ambientali e paesaggistici come ulteriore strumento di condivisione di realtà ed esperienze che da sempre hanno reso grande l’Italia. Un ruolo di rilevante importanza sarà assegnato alle associazioni di volontariato di Protezione civile dislocate fra le due Regioni tra le quali verranno stipulati ulteriori accordi e gemellaggi”.

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