Le “pedalate notturne” del Pd in Romagna per la sicurezza, criticate dalla Lega 

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Il sindaco del Partito Democratico e diversi altri membri della giunta comunale eletti a Savignano sul Rubicone, centro di 18 mila abitanti della provincia di Forlì-Cesena, hanno indossato dei gilet arancioni per istituire delle vere pattuglie notturne. Armati di bicicletta e telefonino hanno percorso alcuni dei quartieri della città per segnalare eventuali situazioni critiche alle forze di polizia.

L’iniziativa, partita martedì scorso, è stata portata avanti per tre giorni consecutivi ed è stata raccontata all’Agi dallo stesso primo cittadino, Filippo Giovannini: “Queste pedalate notturne non hanno nulla a che vedere con le ronde. Chi parla di ronde strumentalizza la nostra iniziativa. Non vogliamo sostituirci alle forze dell’ordine ma semplicemente dare un segnale di vicinanza ai cittadini”. Allo stesso tempo è anche un segnale “di protesta verso il governo nazionale ‘colpevole’ di non dare risposte adeguate in tema di sicurezza” 

Un messaggio al governo nazionale

L’idea di questi tour notturni sarebbe la diretta conseguenza dell’impennata di reati, furti nelle abitazioni, nelle aziende e scippi, che il Comune romagnolo ha registrato negli ultimi mesi. Già da diverso tempo a Savignano sul Rubicone erano state istituite soluzioni simili con la nascita di ben 17 gruppi di vicinato, oltre ad un’unità anti-degrado della polizia locale. Ma per il sindaco questo non è bastato: “Dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili.

Con le pedalate il messaggio è che occorre unirsi per far sentire, tutti insieme, la propria presenza contro i delinquenti”. Un’iniziativa che potrebbe non rimanere isolata: “Insieme ad altri undici sindaci dei Comuni del territorio abbiamo scritto al governo per chiedere più risorse per la sicurezza e lo sblocco delle assunzioni per gli agenti della polizia municipale. Ma sono passati tre mesi e non abbiamo ottenuto nessuna risposta nonostante rappresentiamo 300 mila cittadini”.

Le accuse dell’opposizione

Le critiche maggiori all’iniziativa sono arrivate dalla Lega che ha bollato l’azione del Sindaco, già definito come – sceriffo -, come “un vero e proprio spot elettorale”. Il segretario cittadino del Carroccio, Venerio Pasolini, ha sottolineato come si tratti di una mossa fatta in vista delle elezioni in cui il primo cittadino è in corsa per un mandato-bis: “Le forze dell’ordine e gli agenti della municipale fanno il loro dovere ma non sono stati premiati dall’appoggio di questa giunta.

Il tema di una maggiore sicurezza non si risolve con le ronde ma con un piano ad hoc che veda sedersi attorno ad un tavolo le forze dell’ordine, il sindaco e gli amministratori locali, anche di altri Comuni anche perché siamo realtà abbastanza omogenee. Questo è mancato”. Non è poi mancata l’ironia sulle pedalate notturne del Sindaco: “Si mantiene in forma e c’è anche una buona stagione”..  

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