Mascherine e distanziamento fino a quando non avremo vaccino, dice Speranza

“Abbiamo la necessità di usare con grande abnegazione le mascherine, il distanziamento e il rispetto di tutte le regole che abbiamo imparato, a partire dalla più efficace, il lavaggio delle mani, fino a quando non avremo un vaccino”. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato da Corriere.it. l’emergenza coronavirus non è affatto finita. “In Italia e in Europa stiamo imparando a conoscere meglio il virus, ad evitare che si diffonda – spiega – ma se alziamo lo sguardo fuori dell’Italia, vediamo immagini molto complicate che arrivano dal Brasile, dal Sud America, dagli Stati Uniti, dai grandi Paesi dell’Asia. Se stiamo alla somma assoluta dei casi per giorno, l’ultima settimana è stata la più difficile a livello globale. È chiaro – ha concluso – che noi dal punto di vista italiano ed europeo vediamo un’onda un po’ più bassa, ma la soluzione definitiva arriverà con il vaccino”.  

“Sono soddisfatto di aver firmato sabato scorso un’intesa insieme ai ministri della Francia, della Germania e dell’Olanda con la multinazionale Astrazeneca che ha raccolto gli studi della università di Oxford per il candidato vaccino più promettente” ha aggiunto Speranza, “Nel contratto che abbiamo siglato le prime 60 milioni di dosi saranno distribuite gi entro la fine dell’anno”.

“Stiamo parlando ancora di un candidato vaccino, anche se il più promettente – ha sottolineato il ministro – ma è bello che l’Italia sia in testa a questa sfida in cui ci sono colossi internazionali, grandi Paesi e partite geopolitiche “.

“I bilanci vanno fatti alla fine, e purtroppo non siamo alla fine di questa vicenda. Ancora c’è il virus circolante, ancora le persone perdono la vita, dobbiamo sentirci dentro questa sfida, se pensiamo che la battaglia è vinta rischiamo di commettere errori. Il primo messaggio che mi sentirei di dare è di prudenza e di cautela. È chiaro che il Paese è ripartito e deve ripartire – ha sottolineato il ministro della Salute – ma è del tutto evidente che abbiamo bisogno di avere piena consapevolezza di un virus ancora non vinto. Lo vinceremo solo quando ci sarà un vaccino sicuro, capace di dare una risposta vera a tutti i nostri concittadini”. 

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