Musica: è morto Marcel Azzola, leggenda della fisarmonica mondiale

Musica: è morto Marcel Azzola, leggenda della fisarmonica mondiale

Afp 

Marcel Azzola

È deceduto il fisarmonicista italo-francese Marcel Azzola, 91 anni, che per decenni ha accompagnato i più grandi della musica francese, da Edith Piaf a Barbara passando per Jacques Brel. A dare notizia della scomparsa della leggenda della fisarmonica è stata la sua compagna, la pianista e violinista di talento, Lina Bossati, e il suo agente Alexandre Lacombe, precisando che “il suo cuore ha ceduto”. Azzola, ammalato da tempo, era stato ricoverato all’ospedale di Poissy, nell’hinterland parigino.

Figlio di immigrati italiani originari di Bergamo, Azzola è nato nel 1927 nel quartiere popolare parigino di Pantin. Sin da piccolo suo padre gli ha messo un violino tra le mani per poi farlo suonare la fisarmonica, per guadagnarsi la vita. Dopo i primi anni difficili, nel 1948 è stato laureato della coppa del mondo di fisarmonica e un anno dopo ha inciso ‘Sotto il cielo di Parigi’ di Edith Piaf per poi suonare con altri grandi, tra cui Yves Montand, Gilbert Be’caud, Barbara, Boris Vian e Juliette Gre’co.

Azzola è entrato nella leggenda della musica nel 1968, quando ha accompagnato il cantante belga Jacques Brel nella registrazione del brano ‘Vesoul’. La sua grande conoscenza tecnica dello strumento ha consentito ad Azzola di passare dal cabaret, dalla canzona popolare al mondo del jazz, firmando collaborazioni con Ste’phane Grappelli, Dany Doriz e Toot Thielemans. Ha registrato musiche per un centinaio di film di registi del calibro di Jacques Tati, Claude Lelouch e Bertrand Tavernier oltre ad aver insegnato per 20 anni alla Scuola di musica nazionale di Orsay.

Nel 1982 ha fondato il duo con la Bossati, dedicandoci tutte le energie, ma non ha mai smesso di attivarsi per far entrare la fisarmonica al Conservatorio nazionale di musica e danza, riuscendoci nel 2002. Sempre più noto dal grande pubblico, dal 1969 al 1981 ha avuto una statua al celebre Museo Gre’vin di Parigi, ma ha rifiutato la Legione d’Onore che gli era stata proposta.

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