Addio al “poeta” Ezio Vendrame, il “George Best italiano”

E’ morto in provincia di Treviso all’età di 71 anni Ezio Vendrame, soprannominato “il poeta del calcio” e il “George Best italiano”. Ex centrocampista di Vicenza, Napoli, Padova e Udinese, era stato anche allenatore di Pordenone e Venezia. 

Atleta talentuoso con un look anticonformista con barba incolta e capelli lunghi, piacente e imitato dai giovani, amato dai tifosi, si contraddistinse in carriera anche per gesti irriverenti. Celebre è una giocata compiuta in Serie C con la maglia del Padova durante una partita contro la capolista Cremonese. Vendrame dribblò la sua intera squadra da una parte all’altra del campo senza che nessuno lo fermasse, fino a fintare il tiro per superare il proprio portiere. L’estremo difensore si tuffò inutilmente sul compagno provando a togliergli la palla. Lui si fermò poco distante della linea di porta per poi far ripartire l’azione. Un tifoso biancorosso sugli spalti morì di infarto.

Nato a Casarsa della Delizia (il paese di Pier Paolo Pasolini di cui era grande ammiratore)  il 21 novembre 1947, a 6 anni fu mandato in un orfanotrofio, esperienza che lo segnerà per tutta la vita. Il percorso nel mondo del calcio iniziò a 13 anni, approdando all’Udinese. L’esordio in Serie A risale invece alla stagione 1971/72 con la maglia del Lanerossi Vicenza. Dopo tre anni arrivò la grande occasione a Napoli, dove disputò però solo tre partite in campionato, voluto e poi osteggiato dall’allenatore Luis Vinicio. Passò quindi al Padova in Serie C, dove rimase due stagioni, poi all’Audace San Michele, ancora in terza serie, e in seguito tra i dilettanti. Con il ritiro a vita privata si era dedicato ad hobby come suonare la chitarra e scrivere poesie. Negli ultimi anni aveva pubblicato diversi libri raccogliendo le sue esperienze di vita e di sportivo. Molti aneddoti sono raccolti nel volume “Se mi mandi in tribuna godo”, nel quale ricorda un tunnel fatto al suo idolo Gianni Rivera. Divenne a suo modo un idolo anche lui, Vendrame, pur senza sfondare nel mondo del calcio. L’ultima sua squadra fu il Juniors Casarsa, squadra della sua città. Negli anni ’90 aveva allenato i ragazzi del settore giovanile del Pordenone, del Venezia e della Sanvitese. 

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