Anche Apple, Amazon e Meta in corsa per il Manchester United?

AGI – Si allunga la fila dei possibili acquirenti del Manchester United. Martedì la società aveva reso noto di aver avviato “un processo per esplorare  alternative strategiche”. Tradotto, i Glazer, la famiglia proprietaria della squadra inglese da 17 anni (lo avevano acquistato nel 2005 per 1,34 miliardi di dollari), ha messo in vendita il team che è stato guidato da Alex Ferguson (l’allenatore più vincente di tutti i tempi).

I primi nomi che hanno iniziato a circolare sono stati quelli di di Apple, Amazon e Meta. A questi si sono aggiunti ieri Amancio Ortega, il proprietario dell’impero Inditex che possiede Zara, una delle catene di negozi di abbigliamento più famose al mondo, e il miliardario Jim Ratcliffe. Nella partita potrebbe esserci anche David Beckham, che potrebbe partecipare ad una cordata.

Giovedì poi il ministro dello sport dell’Arabia Saudita ha dichiarato che il suo governo potrebbe sostenere le offerte private sia per il Manchester United che per il Liverpool (il presidente Tom Werner ha dichiarato che il Fenway Sports Group sta “valutando la vendita”). I Glazers trascorreranno il prossimo mese a parlare con le parti interessate prima di redigere una lista ristretta di potenziali acquirenti. 

Forbes stima che il Manchester United valga circa 4,6 miliardi di dollari. Secondo Deloitte, le entrate della Premier League inglese dovrebbero raggiungere in questa stagione i 7,27 miliardi di dollari. Nonostante la crisi di risultati il Manchester United nell’ultimo anno ha registrato ricavi per 260 milioni di sterline e perdite per 90 milioni e ha una fanbase tra le più larghe al mondo. Per uno studio condotto da Kantar, i Red Devils possono contare su 1,1 miliardi di sostenitori (+400 milioni negli ultimi 10 anni). Solo in Cina i tifosi dello United sono passati da 108 milioni a 253 milioni nell’arco di una decade. 

Opzione Apple

Il nome più pesante tra i possibili acquirenti è quello di Apple. Secondo il Daily Star la società guidata da Tim Cook è già in trattativa con il gruppo Raine, che lo United ha scelto per una consulenza finanziaria esclusiva mirata alla vendita della società. Cupertino, società che vale più di due trilioni di dollari, è pronta a sborsare per il club 5,8 miliardi.

I Glazer, inizialmente, avevano fissato in circa 10 milioni di dollari il valore della società. Ma sarebbero disposti ad abbassare le loro pretese. Se Cupertino entrasse all’Old Trafford, i Red Devils diventerebbero una delle squadre più ricche al mondo. Secondo i rumors, parte del piano di Cook potrebbe includere il finanziamento da parte di Apple per la costruzione di un nuovo stadio.

Amazon e Meta

Secondo The Times, anche Meta e Amazon sarebbero in corsa per l’acquisto della squadra. Entrambe le società sono però alle prese con difficoltà finanziarie e licenziamenti.

Amancio Ortega 

Ortega, 86 anni, secondo Forbes ha un patrimonio di 61,3 miliardi di dollari, possiede il 59% di Inditex e lo scorso anno ha nominato sua figlia, Maria Ortega Perez, presidente di Zara. Ortega ha investito principalmente nel settore immobiliare a Madrid, Barcellona, Londra, Chicago, Miami e New York e non si è mai avventurato nel mondo dello sport.

Lord O’Neill

Terence James O’Neill, 65 anni, economista, già presidente della Goldman Sachs Asset Management,  ha guidato il gruppo di investitori, chiamato Red Knights, che tentò di acquistare il Manchester United nel 2010. Tifoso dei Red Devils, Lord O’Neill ha detto alla BBC che chiunque sia il proprietario del club “deve capire cosa sta affrontando” e avere “uno scopo e una cultura adeguati per ciò che si sta cercando di fare”.

Ha aggiunto poi: “Molti tifosi probabilmente preferirebbero un proprietario britannico, ma noi siamo realistici. Guardiamo il mondo che ci circonda e chi sta acquistando squadre di calcio, e nella grande maggioranza dei casi non sono britannici”.

Jim Ratcliffe

Jim Ratcliffe, 70 anni, proprietario dell’azienda Ineos, aveva già provato ad acquistare lo United. Il miliardario britannico aveva provato successivamente ad inserirsi in extremis nella trattativa per l’acquisto del Chelsea con un’offerta da 5 miliardi di euro, che è però stata respinta. 

Gli arabi

L’Arabia Saudita non è estranea agli investimenti nelle squadre di calcio inglesi. Un consorzio guidato dal Fondo per gli investimenti pubblici dell’Arabia Saudita ha acquistato il Newcastle United FC nell’ottobre 2021 per 409 milioni di dollari. Ieri, a proposito del possibile supporto del Governo ad un’iniziativa privata, il principe Abdulaziz ha detto a BBC Sport che non poteva parlare a nome del settore privato, “ma se c’è un investitore disposto a farlo e i numeri tornano, perché no?”

Rapporto incrinato con la piazza

I tifosi hanno accolto con favore l’ipotesi di un passaggio di mano della loro squadra. Il rapporto con i Glazer si è incrinato da tempo: sono accusati di essere più interessati al business che alla guida di una squadra di calcio. I Red Devils hanno vinto 13 volte la Premier League, ma non vincono il titolo dal 2013 e non portano a casa un trofeo da quando hanno vinto l’Europa League e la English Football League Cup nel 2017.

Negli ultimi anni sono cresciute le proteste dei tifosi contro la proprietà: a maggio 2021 una di queste ha causato il rinvio della partita di campionato casalinga dello United contro il Liverpool. Lo United faceva parte del progetto fallito della Super League europea che è rapidamente crollato nell’aprile 2021.

Da ultimo, Cristiano Ronaldo ha lasciato la squadra, dopo aver criticato la proprietà del club in un’intervista la scorsa settimana, dicendo anche che la famiglia Glazer “non si preoccupa del club” dal punto di vista sportivo.

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