Che senso ha giocare (e vincere) la Nations League

AGI –  Portogallo, Francia e, domenica sera, Spagna. Albo d’oro giovane ma ricco di nomi importanti quello della Uefa Nations League, la competizione per rappresentative nazionali nata nel 2018 per ridurre al minimo le amichevoli senza punti in palio, quelle con minore appeal televisivo.  

La cadenza è biennale, con fase finale nel giugno degli anni dispari, quelli orfani delle fasi finali di Europei e Mondiali.

L’idea originaria viene attribuita a Michel Platini, ex presidente del principale ente calcistico continentale, e si è evoluta nel tempo, con più di un cambio di regolamento.

Chi partecipa

Il torneo è riservato alle 55 federazioni affiliate alla Uefa, attualmente divise in quattro grandi Leghe (A, B, C e D), le prime tre formate da sedici squadre ciascuna e la quarta dalle restanti sette. Le vincitrici dei quattro gironi della Lega A si qualificano per le ‘final four’ di Nations League, ospitate dagli stadi di una delle quattro.    

Per i passaggi da una Lega all’altra ci sono automatismi di retrocessione e promozione: le vincitrici dei gironi delle Leghe B, C e D ottengono la promozione, mentre a retrocedere sono le nazionali che finiscono ultime nei gironi delle Leghe A e B. Nella Lega D retrocedono due squadre della Lega C dopo spareggi tra le quattro ultime arrivate nei gironi di questa Lega. Dalla D salgono le due squadre vincitrici dei due gironi.

L’avvento della Nations League ha di fatto contribuito a cancellare un’altra competizione per nazionali, la Fifa Confederations Cup, ma non ha mai convinto tutti: Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool, l’ha liquidata come “insensata”. E accade che l’equilibrio tra le partecipanti ai vari gironi si rompa prima del previsto finendo con il proporre partite ‘inutili’, proprio quello che si voleva evitare.

Cambio di formula

La formula attuale ha consentito di limitare i turni di riposo alle sole nazionali inserite nell’unico girone a tre di Lega D, aumentando il numero complessivo delle partite da 142 a 168. Ma per la prossima edizione, la quarta della serie (settembre 2024/giugno 2025) sono già previste ulteriori novità: dopo la fase a gironi, le prime due classificate dei gironi della Lega A si disputeranno l’accesso alla final four a livello di quarti di finale.

Promozioni e retrocessioni, invece, passeranno per spareggi, con le terze classificate dei gironi della Lega A che affrontano le seconde classificate dei gironi della Lega B, e le terze classificate dei gironi della Lega B che si scontrano con le seconde classificate dei gironi della Lega C. Ne deriva un nuovo aumento del numero totale degli incontri.

Premi e ranking

La Nations League assegna naturalmente punti validi per il ranking Uefa e assicura posti riservati per l’accesso ai playoff di qualificazione alle fasi finali degli Europei o dei Mondiali immediatamente successivi. Da non trascurare nemmeno i vantaggi economici: la prima classificata quest’anno porta a casa 6 milioni, la seconda 4,5, la terza 3,5 e la quarta 2,5.

Tutte le partecipanti alla Lega A hanno diritto a un bonus iniziale da 1,5 milioni, le squadre della Lega B ‘guadagnano’ un milione, quelle inserite nella Lega C o Lega D rispettivamente 750mila e 500 mila euro. Premi automaticamente raddoppiati in caso di vittoria del girone.

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