Dalla Pellegrini a Montano, chi può aver perso l’ultimo treno per le Olimpiadi

Tante conferme e poche indecisioni. Lo sport azzurro sta calibrando obiettivi e risorse guardando al 2021, l’anno delle Olimpiadi di Tokyo 2020 posticipate per Covid-19, un anno ricchissimo di eventi sportivi. Il coronavirus ha causato uno tsunami nello sport mondiale che ha costretto posticipi di eventi a tempo indeterminato, cancellazioni e soprattutto terremoti nelle idee di tanti sportivi.

Lo sport italiano prima del lockout a seguito dell’emergenza sanitaria si era assicurato 208 pass olimpici (20 di essi nominativi) in 24 discipline. Un numero già elevato considerato che in tanti sport la fase di qualificazione si sarebbe dovuta disputare in questi mesi.

Federica Pellegrini insegue la sua quinta Olimpiade e ha già detto che ci sarà. La ‘Divina’ a poche ora dall’ufficialità ha annunciato “ci prepareremo al meglio, dovremo riprogrammare tutto, speriamo che il fisico tenga botta ancora per un anno”. Il posticipo non preoccupa la ginnasta Vanessa Ferrari. La ‘farfalla di Orzinuovi con i Giochi ha un conto aperto dopo le beffe del passato come quel quarto posto di Rio 2016 nel corpo libero tra le lacrime.

Nella scherma, storica fucina di medaglie dello sport italiano, ci sono due punti interrogativi. A Elisa Di Francisca piacerebbe disputare la terza Olimpiade ma a 37 anni c’è il pensiero di una seconda maternità (“un anno è lungo”, ha detto). Aldo Montano, 41 anni, puo’ inseguire la quinta Olimpiade ma anche per lui molto dipenderà dalle motivazioni.

Sia Elisa che Aldo erano nomi papabili per sfilare col tricolore alla cerimonia d’apertura ai Giochi di quest’anno. La nomina a portabandiera – il Comitato Olimpico Internazionale per Tokyo 2020 consente due  (un uomo e una donna) – potrebbe essere un volano che farebbe gola ma dipenderà se il Comitato Olimpico Nazionale Italiano aprirà a questa opzione.

Del gruppetto degli indecisi c’è anche Tania Cagnotto. La tuffatrice, 35 anni il prossimo 15 maggio, mamma da due, stava cullando il sogno della sesta partecipazione olimpica (prima a 15 anni a Sydney 2000) ma deve ancora ottenere la qualificazione che nell’individuale dal trampolino da tre metri non è poi così difficile.

Cagnotto, bronzo individuale a Rio quattro anni fa, voleva finire il lungo capitolo da agonista: non ha nascosto che c’è voglia di un’altra Olimpiade. Francesca Dallapé, che aveva convinto Tania a ritornare ad allenarsi per disputare un”Olimpiade da mamme’ nel sincro dopo il bronzo del 2016, vede Tokyo nel 2021 un po’ più lontana perché nel sincro c’è la concorrenza di Elena Bertocchi e Chiara Pellacani sempre più in crescita.

Tra i senatori c’è sicuramente Clemente Russo nel pugilato. ‘Tatanka’ da Marcianise il prossimo anno avrà 39 anni ma il desiderio di tornare sul ring tra i suoi pesi massimi alla caccia di quell’oro sfuggito a Pechino 2008 e Londra 2012 è sempre molto alto. Nella pallanuoto – Italia già qualificata – Stefano Tempesti, previa convocazione, è pronto a difendere la porta.

Nella pallavolo – Italia qualificata con uomini e donne – ci sta pensando la colonna Francesca Piccinini. Nell’atletica leggera decideranno nei prossimi mesi sia il capitano Fabrizio Donato (triplista) che la maratoneta Valeria Straneo. Restando alla ‘Regina degli sport’, Gimbo Tamberi saltata Rio per l’infortunio al piede a pochi giorni dalla partenza, si è già sintonizzato sul 2021 con la speranza di ritornare sulle altezze di quattro anni fa (era salito a 2,39 metri).

Mentalmente già a Tokyo nel 2021, tra i tanti lo sprinter Filippo Tortu, il mezzofondista Yeman Crippa, la nuotatrice Simona Quadarella, il lottatore Frank Chamizo e gli arcieri Mauro Nespoli e Marco Galiazzo.

Nel ciclismo, col Tour de France che dovrà spostare le date, punta della squadra azzurra sarà Vincenzo Nibali che con i Giochi ha un credito: nel 2016 a 11 chilometri dell’arrivo, in piena lotta per una medaglia, ‘lo squalo’ cadde in discesa fratturandosi la clavicola sinistra. 

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