I giovani del sud fumano più marjiuana e sono sessualmente più disinibiti 

I giovani del sud fumano più marjiuana e sono sessualmente più disinibiti 

“Paragonando gli esiti all’identica ricerca fatta su Padova emerge anche che i giovani del sud consumano significativamente più marjuana, le ragazze del sud appaiono più disinibite e i ragazzi del nord sembrano avere meno interesse per la sessualità”.

È questo l’esito di una doppia ricerca effettuata dagli studiosi dell’Università di Padova, che prima hanno valutato i profili di 1.426 studenti veneti e poi quelli di 891 pugliesi nell’ambito del progetto di prevenzione andrologica DiGit-Pro promosso dalla Fondazione Foresta.

Un primo elemento di differenza tra Veneto e Puglia secondo lo studio è che al sud non si parla di sesso in famiglia ma si fa prima. Il riferimento familiare per le informazioni sulla sessualità e sulle malattie del sistema endocrino-riproduttivo e sessuale a Lecce è ritenuto di poco rilievo (68,7% degli intervistati a Lecce contro 62,9% a Padova).

Nei giovani leccesi, continua lo studio, vi è una maggior abitudine al fumo di sigarette (43% contro 37%), che si riscontra in ugual misura tra maschi e femmine. Vi è un incremento del consumo di alcolici nel fine settimana, e un incremento di uso di sostanze stupefacenti, soprattutto marjiuana.

Nella sfera sessuale i giovani di Lecce hanno una maggior propensione ad avere atteggiamenti a rischio, infatti quasi il 50% dichiara di avere rapporti non protetti, rispetto al 35% dei coetanei di Padova. Tra gli intervistati, sia padovani che leccesi, è fortemente incrementata la frequenza di coloro che giudicano non soddisfacente la propria sessualità. Le motivazioni delle più frequenti difficoltà erettive e l’assenza di desiderio sessuale possono avere diverse interpretazioni.

L’elevata emancipazione del sesso femminile, gli atteggiamenti ormai disinvolti delle ragazze che non si distinguono da quelle dei ragazzi, possono creare un senso di inibizione, che poi puo’ diventare patologia quando la sessualità multimediale prende il sopravvento.

Infatti il collegamento ai siti pornografici è dichiarato nella grande maggioranza dei maschi, sino al 90%, e sia i maschi che le femmine utilizzano questa modalità per un autoerotismo che puo’ diventare anche molto frequente (90% nei maschi, 43% nelle ragazze). Per quanto riguarda le abitudini sessuali emerge un dato che merita approfondimenti: una percentuale tra il 10 e il 19% dichiara una sessualità fluida, e questo atteggiamento è molto più evidente tra le ragazze, sia di Padova che di Lecce. 

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