La pagella degli ‘italiani’ ai mondiali: ancora un rigore parato dal portiere juventino Szczesny 

AGI – Szczesny para un altro rigore ma l’Argentina passa per 2-0. Bene Di Maria, si salvano Glik e Kiwior. Spaesati i due polacchi Zielinski e Bereszynski. Non basta il 2-0 sull’Arabia Saudita al Messico di un super Lozano che viene comunque eliminato. Sconfitta indolore per la Francia con un Rabiot in ombra. Fuori dal mondiale la Danimarca di un Maehle in chiaroscuro.

Australia-Danimarca

Joakim Maehle (Danimarca) 5,5: Prestazione in chiaroscuro per il corridore della Dea, uno dei più attivi in un primo tempo in cui sorprende per facilità di corsa e per capacità aerobiche.

Affonda costantemente sulla sinistra con cross molto pericolosi, trovando spazio in una difesa australiana molto stretta. Nella ripresa diminuisce di intensità e non si vede più la sua spinta, macchiando la sua partita con un’esitazione fatale che sancisce la fine del mondiale per la Danimarca. Si fa bruciare nello scatto da Leckie che lo ubriaca con delle finte e segna il gol che decide il match. 

Tunisia-Francia

Adrien Rabiot (Francia) 6: Questa volta non brilla, entra al 63mo, e si fa vedere solo con un tiro nel finale che si spegne lontano dalla porta tunisina. Ininfluente come il risultato finale. 

Polonia-Argentina

Wojciech Szczesny (Polonia) 7,5: Secondo rigore parato di fila ed ennesima partita magistrale per il portiere polacco. Tra i pali è un felino che respinge ogni tentativo di andare a segno degli argentini.

Il giocatore bianconero si esalta quando l’arbitro fischia un rigore generoso e lui con la mano di richiamo respinge il rigore di Messi. Subisce due gol su cui non può nulla, ma nel finale chiude lo specchio evitando un passivo piu’ pesante. I suoi riflessi si riveleranno fondamentali per il passaggio del turno.

Angel Di Maria (Argentina) 6,5: Guizzante, mette in difficoltà la retroguardia polacca con la sua imprevedibilita’ e si muove di continuo togliendo i punti di riferimento al suo marcatore. Tenta anche il gol olimpico direttamente dalla bandierina, fermato in tuffo dal il suo compagno di squadra alla Juventus Szczesny. Non si risparmia un minuto per la Selecion e a inizio ripresa serve sulla corsa Molina che fa l’assist per il gol del vantaggio. Esce dopo un’ottima ora di gioco.

Kamil Glik (Polonia) 6: Prova di sostanza e tenacia per il difensore del Benevento. Comanda una difesa che viene assediata per 90 minuti dal talentuoso attacco argentino, ma nonostante le difficolta’ e’ l’ultimo a mollare, sfiorando anche un gol di testa. Alcune imperfezioni in chiusura nel secondo tempo non lo mandano oltre la sufficienza.

Leandro Paredes (Argentina) 6: Diligente. Il suo ingresso spegne le ultime velleita’ offensive di una Polonia scarica. Il mediano di Allegri si piazza davanti la difesa e gestisce la palla con disinvoltura.

Lautaro Martinez (Argentina) S.V.: Volenteroso ma poco lucido. Entra al 78mo e cerca di darsi da fare dopo aver perso il posto da titolare. Fallisce un gol solo davanti al portiere a conferma del suo momento negativo.

Jakub Kiwior (Polonia) 5,5: Solido in fase difensiva limita Alvarez nel primo tempo. Nella ripresa e’ meno concentrato in marcatura e il centravanti argentino gli sfugge in piu’ occasioni con dei tagli alle spalle. Rischia di combinarla grossa quando con un retropassaggio accomoda la sfera a Lautaro che sbaglia un gol semplice a tu per tu con il portiere. Di nuovo protagonista nel finale quando salva sulla linea un pallone che vale il biglietto per gli ottavi.

Piotr Zielinski (Polonia) 5: Chi l’ha visto? Il giocatore del Napoli inizia la partita largo a sinistra senza mai entrare nel vivo del gioco. Una volta spostato nel suo ruolo naturale riesce a fare ancora peggio, facendo mancare il suo supporto a un isolato Lewandowski. Nel secondo tempo entra pochissime volte in possesso del pallone. Spaesato.

Bartosz Bereszynski (Polonia) 5: Sofferente nel ruolo di terzino sinistro. Una serataccia per il doriano che viene a piu’ riprese disorientato dalla catena di destra argentina. Perde nettamente il duello individuale con Di Maria, e come se non bastasse non chiude deciso sul cross di Molina trasformato poi in gol. Fatica tecnicamente a giocare sul piede invertito, tanto che a meta’ partita rinuncia a ripresentarsi nella meta’ campo avversaria.

Arabia Saudita-Messico

Lozano (Messico) 6,5: Vivace. Il giocatore napoletano cerca di prendere per mano la sua nazionale con la grinta e tenacia. La difesa araba non riesce mai a contenerlo su entrambe le fasce e dalle sue accelerazioni nascono le migliori occasioni per il Messico. Gli viene annullato un gol per fuorigioco e ci va vicino in altre occasioni senza trovare la stoccata vincente. Sfortunato come tutta la sua squadra.

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