L’inferno di fuoco in Sicilia 

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La Sicilia divorata dalle fiamme. Le situazioni più critiche nelle province di Catania e Siracusa, con devastazioni ed evacuazioni di massa anche via mare. Ventidue gli incendi che hanno aggredito l’Isola, di cui due gravissimi: è il bilancio serale del governatore Nello Musumeci che punta il dito non solo sull’eccezionale ondata di caldo, ma anche contro una “criminale attività dolosa”.

Oltre un centinaio i bagnanti bloccati dalle fiamme sulla sabbia del lungomare Plaia di Catania, portati in salvo con gommoni e mezzi navali dei vigili del fuoco e della Guardia costiera. Tra loro un gruppo di bambini che era rimasto bloccati nei lidi Azzurro e nella colonia Don Bosco. Sul posto in azione anche mezzi aerei del corpo forestale e dei pompieri.

Diverse persone sono rimaste intossicate dal fumo. Il rogo che si è sviluppato tra i boschi di viale Kennedy ha distrutto diverse auto. Un vigile del fuoco ha accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale. L’incendio ha interessato gran parte del litorale, danneggiando il lido Europa e aggredito gli altri stabilimenti balneari. Vento e caldo hanno alimentato fenomeni di “spotting”, con proiezione di faville incandescenti, anche a grandi distanze, in direzione della vegetazione. Rallentata l’operatività dell’aeroporto, con diversi voli dirottati.

L’altro fronte dell’inferno è stato il Siracusano, nelle Saline di Priolo. Evacuata la spiaggia. E si è temuto per la sorte dei fenicotteri rosa. Le fiamme si sono propagate anche nella zona della centrale elettrica Archimede; altri focolai si sono registrati a ridosso di Melilli, dell’autostrada Siracusa-Gela e della zona industriale, non molto distante dalla raffineria della Sonatrach. “La riserva è andata distrutta, tutti i capanni, tranne il 2, sono bruciati cosi’ come tutte le piante… tutti i Fenicotteri e tutti gli uccelli sono vivi…e da qui ripartiremo”, ha scritto su Facebook il direttore della riserva Fabio Cilea.

Minacciata nella notte la riserva naturale dello Zingaro ed evacuato via mare, con l’uso di motovedette della Guardia costiera e imbarcazioni private, il camping Calampiso di San Vito Lo Capo, allontanando i 403 turisti. Un vasto incendio ha interessato l’area a ridosso della collina di Bellolampo, a Palermo, impedendo per ore il conferimento dei rifiuti. Paura per la discarica cittadina: si tratta del quarto rogo in pochi giorni nell’area, circostanza che fa pensare all’opera pianificata da parte di ignoti. Il sindaco Leoluca Orlando ha annunciato un esposto alla procura, l’Antimafia regionale l’avvio di un’indagine.

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