L’Italia travolta dagli Usa. Finisce il ‘sogno’ mondiale

AGI – Serviva una vera e propria impresa, ma stavolta l’impresa non è arrivata. L’Italbasket viene travolta 100-63 dagli Stati Uniti nei quarti di finale del Mondiale 2023 ed è costretta a interrompere qui il proprio sogno. Nulla da fare per la squadra di coach Gianmarco Pozzecco di fronte alle stelle NBA allenate da Steve Kerr, che dominano praticamente dall’inizio alla fine del match.

Top scorer Bridges con 24 punti in poco più di 18 minuti con un 8/11 dal campo, seguito da Haliburton autore di 18 punti con un 6/8 da oltre l’arco. Dopo la Serbia gli USA sono la seconda squadra a raggiungere le semifinali, dove affronteranno la vincente di Germania-Lettonia, mentre la perdente di questa sfida se la vedrà proprio con l’Italia in una delle restanti quattro gare per l’assegnazione dal 5 all’8 posto.

Gli azzurri partono con carattere e in attacco trovano subito i 5 punti di Tonut e i 3 di Melli, ma nell’altra metà campo concedono troppe seconde chances agli statunitensi che nel primo quarto catturano ben 6 rimbalzi offensivi. Nonostante ciò nelle primissime battute di gioco l’Italia sembra tenere bene botta, però con lo scorrere del cronometro gli Stati Uniti prendono ritmo e fiducia con diversi canestri da oltre l’arco e raggiungono il +10 alla fine del primo periodo.

Nel secondo quarto l’attacco azzurro s’inceppa totalmente, arrivano tanti, troppi errori al tiro (11% da tre punti), mentre dall’altra parte gli uomini di coach Kerr continuano a premere sull’acceleratore e dominano in ogni spicchio di campo. La nazionale a stelle e strisce scava un solco enorme nel punteggio e con troppa facilita’ si porta sul +22 all’intervallo, archiviando di fatto la pratica.

Al rientro dagli spogliatoi la sinfonia non cambia: Fontecchio è l’unico che prova a fare qualcosa per l’Italia, ma la difesa azzurra continua a fare acqua da tutte le parti e gli americani, sulle ali di uno straordinario Bridges, la puniscono costantemente. L’emorragia non si arresta e gli USA arrivano agli ultimi dieci minuti di gioco sul +39, rendendo una vera e propria formalità l’ultima parte di match.

Pozzecco: “Dispiaciuti ma orgogliosi di quanto fatto”

“Siamo dispiaciuti e amareggiati, ma orgogliosi del percorso che abbiamo fatto. Siamo entrati nelle prime otto squadre al mondo quando nessuno ci sperava e credeva, invece questi ragazzi sono stati meravigliosi fino a questo punto del torneo”. Si esprime cosi’ il coach della Nazionale italiana di basket, Gianmarco Pozzecco, al termine della sfida persa contro gli USA nei quarti di finale del Mondiale 2023.

“La cosa che dispiace di più è che siamo arrivati primi nel girone e poi siamo stati costretti ad affrontare la squadra più forte ai quarti – continua -. L’ho sempre detto che serve fortuna anche in queste circostanze. Comunque hanno fatto una gran partita, venivano da una sconfitta con la Lituania e hanno giocato agguerriti, tirando con percentuali clamorose. Gruppo del futuro? Questi sono i ragazzi del futuro ma anche del presente, dobbiamo solo essere orgogliosi di loro”, conclude il ct azzurro.

Datome: Fa male”

C’è grosso dispiacere in casa azzurra dopo la sconfitta ai Mondiali dell’Italbasket contro gli Usa (100-63) che hanno conquistato l’accesso alle semifinali. “Gli Usa hanno un atletismo e una fisicità che noi ci sogniamo, poi se tirano e segnano in quel modo non te la puoi proprio giocare – ammette il capitano Gigi Datome, che, ormai prossimo al ritiro, ha toccato quota 201 presenze con la canotta tricolore -. Fa male perché comunque costa l’eliminazione e dispiace che da primi del girone si è arrivati ad affrontare loro. Comunque la mia opinione su questo gruppo non cambia, e’ come una famiglia e sono davvero felice di averne fatto parte”.

Melli: “Serviva qualcosa di straordinario”

Altrettanto onesta l’analisi di Nicolò Melli: “Loro hanno giocato da Usa e disputato una grande partita, la nostra invece non è stata una delle prestazioni piu’ brillanti. Per competere con loro, neanche per vincere, sarebbe servita una gara straordinaria. Siamo comunque fieri e orgogliosi di far parte delle prime otto nazionali al mondo, ma è normale che una volta arrivati fin qui s’inizia a sognare sempre di più e c’e’ sempre più voglia di vincere. Ora ci aspettano altre due partite per onorare il torneo e per un piazzamento migliore possibile”.

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