Morte di una leggenda

Kobe Bryant morto

Filippo MONTEFORTE / AFP

Kobe Bryant

E’ stato uno dei pù grandi giocatori di basket di tutti i tempi ed è morto domenica insieme alla figlia tredicenne, Gianna, ed ad altre sette persone, compreso il pilota, nello schianto di un elicottero alle porte di Los Angeles, a Calabasas. Il 41enne Kobe Bryant, mitica guardia dei Lakers, stava accompagnando la figlia, promettente cestista, a un partita.

L’incidente è avvenuto intorno alle 10 del mattino, probabilmente a causa della fitta nebbia. Oltre alla moglie Vanessa, Bryant lascia tre figlie: Natalia, Bianca e la piccola Capri, nata a giugno.

Kobe aveva giocato 20 stagioni nei Lakers, vincendo cinque campionati Nba e 18 titoli All-Star prima di ritirarsi nel 2016. Era stato anche due volte oro olimpico, aiutando l’equipe statunitense delle star Nba a ottenere il titolo nel 2008 a Pechino e nel 2012 a Londra. Nel 2018 aveva anche vinto un Oscar per il cortometraggio, ‘Dear Basketball’.

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Kobe Bryant aveva sempre amato gli spostamenti in elicottero e quando giocava per i Lakers usava il suo Sikorsky S-76 per trasferirsi dalla sua villa di Newport Beach fino allo Staples Center di Los Angeles: lo stesso modello a bordo del quale viaggiava al momento dello schianto. Dopo il suo ritiro, nel 2016, i Lakers avevano ritirato entrambe le maglie usate da Kobe Bryant, la 8 e ala 24, un onore mai riservato ad altri giocatori della franchigia californiana.

Poche ore prima della tragedia, Bryant si era congratulato con LeBron James che a Philadelphia lo aveva superato nella classifica dei migliori realizzatori di tutti i tempi della storia Lakers issandosi al terzo posto assoluto della storia dell’Nba. “Grande rispetto per mio fratello King James”, aveva twittato Kobe.

Il cordoglio è stato unanime, dal mondo dello sport a quello della politica e della cultura. “Questa è una notizia terribile”, ha twittato il presidente Donald Trump dopo aver appreso della scomparsa della leggenda del basket che lo aveva più volte criticato affermando che tycoon creava “divisione e rabbia” e ispirava “dissenso e odio”.

“Era una leggenda sul campo” e la morte della figlia Gianna è ancora più straziante”, ha osservato Barack Obama, legato a Kobe da una profonda amicizia.

Figlio di un ex giocatore dell’Nba, Joe Bryant, Kobe è cresciuto in Italia e parlava fluentemente l’italiano. La cerimonia degli oscar della musica, i Grammy Awards, che si celebra nello Staples Center di Los Angeles dove Bryant ha giocato per 20 anni con i Laker, è stata dedicata al campione scomparso.

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