Un probabile “bird strike” all’origine dello schianto della Freccia

AGI – “Una delle ipotesi al vaglio, vista la dinamica dell’evento, è quella di un impatto del velivolo con un volatile, durante le primissime fasi del decollo”. Cosi’ in una nota l’Aeronautica militare, dopo l’incidente avvenuto ieri a Caselle, dove un aereo delle Frecce Tricolori, dopo aver perso quota, si è schiantato al suolo colpendo un’auto in transito sulla quale viaggiava una famiglia di quattro persone.

Una bambina di 5 anni ha perso la vita, mentre il fratello maggiore e i genitori della piccola sono riusciti a mettersi in salvo, riportando delle ustioni di lieve e media entità. L’Aeronautica ha spiegato che “la formazione era appena decollata per dirigersi su Vercelli, dove avrebbe dovuto eseguire una esibizione aerea, quando per motivi ancora da accertare il velivolo Pony 4 pilotato dal Maggiore Oscar Del Dò ha perso quota ed è precipitato al suolo”. Il pilota, poco prima dell’impatto, è riuscito a eseguire la manovra di eiezione, che l’ha espulso fuori dall’aereo.

Poco prima dell’incidente, lo stesso Del Dò avrebbe comunicato un problema al motore, con tutta probabilità dovuto a quello che in lingua inglese è chiamato “bird strike”, ossia “impatto con volatili”, più frequente durante le fasi di decollo e atterraggio.

Intanto la Procura di Ivrea – la stessa che indaga sull’incidente ferroviario di Brandizzo – ha aperto un fascicolo d’inchiesta ipotizzando i reati di omicidio colposo e disastro colposo. Quest’ultimo, in particolare, si configura quando un evento, nel caso in oggetto lo schianto dell’aereo, determina un pericolo per la collettività. Con tutta probabilità già nelle prossime ore i magistrati sentiranno il Maggiore Del Dò, mentre continuano senza sosta le operazioni di raccolta dei rottami del velivolo.

Gli inquirenti ascolteranno, inoltre, le registrazioni delle conversazioni tra lo stesso Del Dò e gli altri piloti della formazione, nonché i dialoghi con la torre di controllo. 

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