Alex forza il blocco e si dirige verso il porto di Lampedusa

ong alex lampedusa 

MARCO PANZETTI / NURPHOTO 

Migranti a bordo di una nave ong, immagine d’archivio

“Di fronte a intollerabile situazione igienico-sanitaria a bordo #Alex ha dichiarato lo “stato di necessità” e sta dirigendo verso il porto di #Lampedusa unico possibile porto sicuro di sbarco”. Su Twitter l’ong Mediterranea annuncia la decisione di entrare nelle acque territoriali italiane e dirigersi verso il porto di Lampedusa.  Secondo quanto riporta la nave a vela, rifornimenti di acqua sono terminati, i bagni inservibili. Per questo, sostiene, “l’unica scelta possibile per la sopravvivenza è quella di forzare il blocco”.

“Siamo a un’ora di navigazione da #Lampedusa, abbiamo proposto varie soluzioni per portare i naufraghi a #Malta ricevendo sempre la stessa risposta: NO”, ha twittato la Ong. “Vada a Malta”, aveva ribadito il ministro dell’Interno Matteo Salvini in mattinata. “In queste condizioni andare a Malta metterebbe a rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone. Lampedusa è ora il solo porto sicuro possibile”, ha twittato l’ong Mediterranea prima di far rotta verso l’isola.

Si accentua così lo scontro con le autorità italiane. Dopo il caso Sea Watch, si apre un nuovo fronte per il ministro dell’Interno Matteo Salvini che aveva optato per il muro contro muro con le organizzazioni non governative. 

“Prima la Sea Watch, ora la Alan Kurdi e la Alex entrambe dirette a Lampedusa dopo aver ignorato approdi più vicini come i porti tunisini e quelli maltesi. È chiaro che quanto sta accadendo non sono più salvataggi: siamo di fronte a delle vere e proprie sfide conto il nostro Governo e il nostro Stato, contro la nostra sovranità, sfida a cui si risponde con un’applicazione rigorosa delle leggi e con delle regole di ingaggio che consentano la difesa dei confini del Paese. Perché chi usa la violenza contro uno Stato sarà ripagato con la stessa moneta…”, ha dichiarato il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

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