Cosa aspettarsi dal Fuorisalone di Milano

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Miguel MEDINA / AFP

La poltrona Up 5&6 realizzata dal maestro Gaetano Pesce nel 1969

Rossa ed ‘enormemente’ sinuosa. Una monumentale installazione ispirata a un’icona del design internazionale, la poltrona Up 5&6 realizzata dal maestro Gaetano Pesce nel 1969, arricchisce piazza del Duomo. Che succede? Siamo nella settimana più internazionale di Milano che celebra il design in tutta la città, con migliaia di eventi per il Fuorisalone, e in Fiera a Rho dove per la 58|ma edizione del Salone del Mobile, dal 9 al 14 aprile, si possono ammirare i progetti e i prodotti di 2.350 espositori provenienti da 43 Paesi e 550 designer al SaloneSatellite.

Sempre affollato il taglio del nastro, quest’anno vede la presenza del premier Giuseppe Conte, il vicepremier Matteo Salvini, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, insieme alle autorità locali. Da Rho a Milano, ovunque si posi lo sguardo per le vie di Brera, o di porta Romana, è un fiorire di creatività.

E i turisti lo sanno bene, tanto che hanno prenotato il soggiorno, con mesi di anticipo: tutta Milano è sold out. Tante le novità di questa edizione: una mostra d’arte della Kartell a Palazzo Reale, un concerto al Teatro alla Scala diretto dal maestro Riccardo Chailly, installazioni dedicate al genio di Leonardo sui vecchi navigli di Milano, l’inaugurazione dell’atteso Museo del design alla Triennale, l’Orto botanico di Brera con un progetto studiato specificamente per quel luogo speciale. Per districarsi fra gli innumerevoli eventi in programma, il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti ha dato all’Agi una sorta di vademecum e una sintesi. 

“Questo Salone è un omaggio a Leonardo, nel quinto centenario della sua morte”, ha spiegato nell’intervista. Proprio al grande genio è stato dedicato uno dei primi appuntamenti che hanno anticipato l’apertura della settimana del design: presso la Conca dell’Incoronata, dove un tempo scorrevano i navigli, si può vedere l’installazione di Marco Balich, ‘Aqua’. Le celebrazioni leonardesche si trovano anche in Fiera con l’opera De-Signo: la voce di Diego Abatantuono narra il genio rinascimentale e il suo rapporto con il design italiano contemporaneo.

Nel pomeriggio del 9, coincidenza non casuale, sarà inaugurata anche una mostra a Palazzo Reale per festeggiare i 70 anni della Kartell. “E’ una mostra importante – ha spiegato Luti, che è anche presidente dell’azienda di design – e non volevamo che fosse solo una collezione di prodotti. Ci saranno opere d’arte, fotografie, pitture, composizioni fatte con la contaminazione con prodotti della Kartell da artisti importanti. Tra questi Enrico David che ha realizzato un’opera specifica per Kartell, e Heimo Zobernig che ha aggiunto a una sua opera due nostri pezzi”.

Questa edizione, come sottolinea Luti, sarà ricordata anche per i “matrimoni duraturi” che celebra: quello con la Triennale che il giorno 8 apre il suo attesissimo Museo del design italiano, quello con il teatro alla Scala che ospita un concerto in onore del salone del Mobile, e quello con la città di Milano con una festa “a casa del sindaco” il giorno 12. “Sono collaborazioni che continueranno nel tempo” assicura. La città d’altra parte è sempre più coinvolta ed è un tutta uno sbocciare di impulsi, un fermento coinvolgente. Il Fuorisalone, le iniziative legate al design in città, attrae tanto quanto il Salone del Mobile in fiera.

Da non perdere l’installazione, progettata dallo Studio Carlo Ratti Associati con Eni, in sintonia con l’incanto naturale dell’Orto Botanico di Brera, che sviluppa il tema dell’economia circolare attraverso il riciclo e il riuso delle materie prime. L’installazione sperimenta l’uso di un materiale da costruzione inusuale: i funghi, la cui radice fibrosa – il micelio – è stata impiegata per creare una serie di strutture architettoniche ad arco disposte nel giardino dell’Orto Botanico, ognuna dedicata a una diversa attività di Eni nel campo dell’economia circolare – dall’efficienza energetica degli edifici alla mobilità.

Alla fine dell’esposizione le strutture saranno smontate e restituite al terreno, dando inizio a un nuovo ciclo virtuoso di crescita e offrendo l’esempio di un incontro tra architettura ed economia circolare. Tra le cose da fare assolutamente, anche un giro al Salone Satellite, che raccoglie l’ingegno e la fantasia dei talenti under 35, compie 22 anni, celebrando il cibo come oggetto di design. Con uno speciale “omaggio alla città” da parte di  Marva Griffin Wilshire, Fondatrice e Curatrice del Salone Satellite: alla premiazione sarà offerta la michetta, il tradizionale panino milanese, fatto con la farina dai 5 continenti.

“Io vado a vedere tantissime design week in tutto il mondo – ha concluso Luti – ma sono operazioni di marketing, non c’è la stessa sostanza che c’è a Milano. Qui facciamo tanti eventi ma sotto ci sono aziende che lavorano, che fanno innovazione, che rischiano. Abbiamo intorno una filiera di artigiani che ci permettono di fare ricerca e cambiare cose all’interno dei processi produttivi: possiamo trovare il carbonio, lavorare con il legno in 3 d, la bioplastica.  Questo humus che abbiamo intorno aiuta moltissimo. E’ una cosa che dobbiamo preservare. Non c’è nessun altro posto al mondo così. Questo salone è il più bello e unico al mondo”. 

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