La famiglia del runner ucciso dall’orso: “Andrea non è stato imprudente”

“Andrea non ha avuto alcun comportamento imprudente essendosi limitato a fare una passeggiata nel bosco sopra casa percorrendo una strada forestale carrabile e subendo, suo malgrado l’aggressione mortale da parte di un’orsa“. E’ quanto afferma la famiglia di Andrea Papi, attraverso una nota dei legali Marcello Paiar e Maura Cravotto che allo stesso tempo hanno comunicato la deposizione presso l’autorità giudiziaria di alcune querele nei confronti degli haters.

Come scrivono gli avvocati, “mamma Franca, papà Carlo, così come Laura (sorella, ndr) e Alessia (fidanzata) sono affranti nel dolore per la perdita di Andrea, che oggi pare essere solo oggetto di una sterile discussione e non vittima“.

Nel documento i legali Paiar e Cravotto, aggiungono, “visto il comportamento degli haters la famiglia ritiene ora di dover tutelare la memoria di Andrea richiedendo all’autorità giudiziaria di verificare la correttezza o meno di ogni singolo commento postato in rete da coloro che senza rispetto alcuno per la memoria di Andrea lo descrivono nei modi più beceri”.

Inoltre, si legge che “la famiglia Papi – che ama gli animali e la natura – ha sempre chiesto rispetto e giustizia per sé e per Andrea“.

“Nel prendere le distanze da chi estremizza l’esigenza di tutela degli animali a discapito del rispetto per la vita umana strumentalizzando le loro dichiarazioni e colpevolizzando il comportamento di Andrea, la famiglia Papi (che non intende più accettare provocazioni) si vede costretta oggi a depositare – scrivono i legali Paiar e Cravotto – formali atti di querela a tutela della verità e della memoria di Andrea, sempre più vittima, assieme alla famiglia, di chi ritiene che sui social si possa scrivere qualunque cosa”.

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