La lotta dei milanesi per salvare lo storico glicine insidiato dalla Piramide 

AGI – Con una petizione che ha già raccolto duemila e trecento firme i cittadini milanesi  chiedono di salvare lo storico glicine del ‘Circolo degli Ex Combattenti di Piazza Baiamonti’, un grande nespolo e altri alberi del quartiere Sarpi-Garibaldi e del giardino comunitario dedicato alla testimone di giustizia Lea Garofalo. “Potrebbero essere abbattuti tra un mese. Lì sorgerà l’altro pezzo della piramide di Herzog malgrado avessi presentato 4 anni fa un emendamento chiedendo che l’area rimanesse verde” spiega all’AGI il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi che oggi ha fatto un sopralluogo con Franco Beccardi di Legambiente aggiungendo che “l’emendamento al Pgt di 4 anni fa venne respinto con 17 voti contro e 12 a favore”.

Nei giorni scorsi è stato reso pubblico il progetto definitivo della ‘seconda piramide’ di piazzale Baiamonti che ospiterà il Museo della Resistenza, dopo la prima diventata sede della Feltrinelli, a completare la ‘visione’ dei progettisti Herzog e De Meuron.

I residenti si erano opposti già all’epoca alla nuova struttura, senza successo.  Ora sono tornati alla carica , anche con flash mob e concerti, per salvare almeno lo sfolgorante, in questi giorni di primavera, amatissimo glicine (“Un monumento”).

“A maggio inizieranno i lavori, abbiamo davvero poco tempo per chiedere al Comune di Milano di rivedere il progetto introducendo le poche modeste modifiche necessarie nell’interesse di tutti i cittadini e di un ambiente naturale urbano, nel valore di preservare ogni singolo albero sano, ogni singolo metro quadrato di verde disponibile. Pur riconoscendo l’importanza di avere finalmente a Milano un istituto dedicato ai fondamentali valori della Resistenza e dell’antifascismo, crediamo che, nonostante tutto, museo e alberi possano e debbano convivere insieme”.  
 

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