“La statua di Montanelli deve rimanere lì”, dice Sala

AGI – “Noi abbiamo integrato, noi abbiamo accolto chi arrivava da lontano scappando dalla fame o dalla guerra. E siamo scesi in piazza quando necessario. Io ho rivisto più volte il video di Indro Montanelli che confessa quello che è successo in Africa e sono disorientato dalla leggerezza con cui confessa una comportamento del genere”. Lo afferma il sindaco di Milano, Beppe Sala, in un videomessaggio su Facebook.

Ma Montanelli è stato di più – aggiunge Sala – è stato un grande giornalista, che si è battuto per la libertà di stampa, indipendente, e forse per tutti questi motivi è stato gambizzato. Invito tutti a riflettere su cosa chiediamo ai personaggi che vogliamo ricordare con una statua, con una lapide, un monumento . ha concluso il sindaco -. Chiediamo una vita senza macchia? Ma noi quando giudichiamo le nostre vite possiamo dire che la nostra è senza macchie? Le vite vanno giudicate nella loro complessità. Per tutti questi motivi – conclude il sindaco di Milano – penso che la statua debba rimanere lì, ma sono a disposizione per qualsiasi confronto“. 

Intanto la Digos di Milano è al lavoro per identificare chi, ieri, ha imbrattato la statua di Montanelli ai giardini di Porta Venezia a Milano. Oltre a vernice rossa, sulla statua è stata trovata una scritta “Razzista stupratore“. Il dibattito sulla figura del giornalista si è acceso in città dopo che i Sentinelli, un’associazione arcobaleno molto attiva in città, ha chiesto al sindaco di rimuovere il monumento ricordando l’intervista in cui Montanelli ammise di aver sposato una 12enne locale quando combatte’ in Abissinia. Sul fatto di ieri indaga dunque il comparto specializzato della polizia, e con tutta probabilità nelle prossime ore la procura, sezione antiterrorismo, aprirà un fascicolo, in modo da approfondire le indagini. Per il momento si cercano le immagini delle telecamere all’interno del parco. 

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