L’elogio dei boss della ‘Ndrangheta è su TikTok

AGI – Insulti ai collaboratori di giustizia del Vibonese Andrea Mantella, Emanuele Mancuso, Bartolomeo Arena e Raffaele Moscato, accusati di aver tradito i “fratelli” di ‘ndrangheta, e Post che augurano un ritorno in libertà di boss del clan Mancuso.

È quanto si trova sul profilo pubblico del social network TikTok registrato con il nome di “broker detenuti.78” che conta 34mila follower e 345mila interazioni. Il profilo ha postato alcuni video con le foto di quattro componenti della famiglia di ‘ndrangheta dei Mancuso di Limbadi augurandogli – in un italiano sgrammaticato – di ritornare in libertà, ma ignorando che uno di essi, Giuseppe Mancuso (cl. ’49) è già libero dal novembre 2021 dopo aver scontato 24 anni di ininterrotta detenzione, mentre un altro, Giovanni Mancuso, non si trova in carcere da tempo, bensì ai domiciliari.

Nel profilo TikTok sono state condivise anche canzoni che inneggiano alla ‘ndrangheta mentre sull’anonimo canale sotto la foto del profilo si invoca l’indulto e l’amnistia per i carcerati. Mentre indagini sono in corso da parte delle forze dell’ordine per risalire all’autore di tali “messaggi” e alla creazione della “pagina” su Tik Tok, a prendere posizione e a condannare l’accaduto sono stati il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e componente della commissione antimafia, Alfredo Antoniozzi, e il testimone di giustizia Giusepe Masciari di Serra San Bruno. 

Sulla vicenda non mancano le reazioni. “È davvero vergognoso – scrive Pino Masciari, testimone di giustizia – venire a conoscenza, dalle pagine di un quotidiano online, che sul social TiKTok esiste un gruppo aperto che inneggia alla ‘ndrangheta e che conta più di 34 mila follower e circa 345 mila interazioni. È chiaramente frutto della subcultura mafiosa che è riuscita a insinuarsi in tutte le pieghe della società civile e affascina le nuove generazioni, al punto da far considerare la viltà e la violenza dei mafiosi come eroismo. Non è accettabile che gruppi del genere siano lasciati liberi di fare propaganda all’illegalità sotto gli occhi delle istituzioni, delle forze dell’ordine”.

“È estremamente grave, – continua – deve scattare un allarme istituzionale, sociale, perché se è dilagante questo modo di pensare, se si inneggia ai boss e si semina odio nei confronti di chi ha abbandonato il passato criminale e ora si è messo a servizio dello Stato, vuol dire che la cultura della legalità che tentiamo di costruire ogni giorno è ancora lontana dall’essere la cultura dominante”.

Per Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e componente della commissione antimafia, “bisogna oscurare il vergognoso profilo TikTok “Broker 78” che ha incredibilmente 34 Mila follower e che inneggia a potenti famiglie di ndrangheta calabrese chiedendo addirittura la liberazione dei loro capi. TikTok non mi piace di suo – dice Antoniozzi – per tante cose, ancora di più per questo profilo che inneggia alle famiglie Mancuso e Accoriniti , chiedendo la scarcerazione dei capifamiglia, tutti condannati. Mi perplime che ci siano decine di migliaia di follower e che si pubblichino su questo profilo – aggiunge Antoniozzi – vere e proprie esaltazioni di famiglie che rappresentano quel segmento che la Calabria respinge fortemente e che non possiamo permettere di fare diventare una narrazione quasi carismatica in un social che dimostra di consentire tutto e che certamente è un pessimo esempio per tutti i nostri giovani”. 

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